Camilli nella sconfort zone. L’attore debutta sabato a San Costanzo, poi domenica e lunedì a Porto Sant’Elpidio

Camilli nella sconfort zone. L’attore debutta sabato a San Costanzo, poi domenica e lunedì a Porto Sant’Elpidio
Camilli nella sconfort zone. L’attore debutta sabato a San Costanzo, poi domenica e lunedì a Porto Sant’Elpidio
di Chiara Morini
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:38

É pronto a debuttare con il suo nuovo spettacolo “Sconfort zone – Il paradiso delle irrelazioni” Paolo Camilli, originario di Porto Sant’Elpidio. Sarà sabato, 3 febbraio, alle ore 21,15 al Teatro della Concordia di San Costanzo, poi domenica 4 e lunedì 5, sempre alle 21,15 (ancora pochi biglietti per il 5 info 3924450125), al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio. Tornerà ad aprile, nelle Marche, al Feronia di San Severino Marche il 4, al Teatro delle Energie di Grottammare il 5, all’Alaleona di Montegiorgio il 6 e alla Nuova Fenice di Osimo il 7.

Le origini

«Sono sempre contento – spiega Camilli – di debuttare nella mia terra.

Anche il primo spettacolo era partito dalle Marche. É come se l’ansia di iniziare fosse minore, mi sento un po’ più supportato, sono a “casa mia”. É sempre un piacere esserci e negli ultimi anni mi sono reinnamorato della mia terra. Crescere in un contesto difficile in cui non sei accettato per quello che sei è difficile, ma poi mi sono riappropriato delle mie origini, ho guardato e osservato la mia terra con occhi diversi». Un titolo di per sé ironico, quasi comico come lo spettacolo, e l’attore elpidiense, ormai romano d’adozione, spiega che ha voluto giocare «sulla confort zone, quella in cui ci si sente sicuri e si fa fatica a lasciare. Quello che non si lascia è tutto fuorchè comodo e qui gioco con la comicità, affrontando anche il tema delle relazioni, a 360 gradi non solo amorose, che non si ha il coraggio di interrompere se non vanno bene. É il caso ad esempio di un lavoro “tossico” che non è confortevole, ma dà sicurezza». E qui entra in gioco la seconda parte del titolo dello spettacolo. «Volevamo giocare – spiega Camilli – sull’incomunicabilità: denuncio quelle dinamiche in cui io stesso, per primo, finisco per cadere, ma lo faccio con ironia e satira».

Le risate

Il pubblico riderà tanto durante lo spettacolo, un aspetto importante. «Ridere – spiega – mi aiuta ad avere una visione distaccata di quello che voglio fare e di pari passo faccio ridere trattando tematiche importanti, non una risata qualunque e fine a sé stessa. L’ironia e la satira ci possono portare a giudicare meno e ammorbidire chi di base è meno ironico». Se non avesse iniziato a recitare, Camilli non sa dire con esattezza chi sarebbe diventato da grande. «Il piano B – racconta – è sempre stato un’incognita: quando facevo scelte su cosa fare, ero in difficoltà e finivo per far quello che mi piaceva. Non ho mai sentito una vocazione vera e propria, fino a quando non ho iniziato a fare teatro e ho capito che questa sarebbe stata la mia strada. Tutto mi sta dando soddisfazione, come i Sag Awards o essere stato giudice a Drag race Italia». Tra le grandi soddisfazioni professionali c’è sicuramente il ruolo avuto nel film Leopardi & co, con Whoopi Goldberg, girato a Recanati. «Un’esperienza pazzesca – la definisce – ho fatto il provino, l’ho vinto e già è stato bello perché c’era Whoopi, poi ho chiesto dove si girava e quando mi hanno detto che le riprese erano nelle Marche, è stato assurdo e stupendo. Tra qualche mese lo vedrete».

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