«I Teatri del Sacro» con 19 spettacoli
nella prima edizione nelle Marche

«I Teatri del Sacro» con 19 spettacoli nella prima edizione nelle Marche
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Venerdì 2 Giugno 2017, 13:20
ASCOLI - Una delle rassegne nazionali di teatro più importanti lascia Lucca e approda nelle Marche. Si tratta di “I Teatri del Sacro”, manifestazione dedicata alle relazioni tra la scena e la spiritualità, che sarà allestita ad Ascoli, da domenica all’11 giugno. La quinta edizione della kermesse che vedrà sotto i riflettori 19 spettacoli gratuiti in prima nazionale, ha voluto spostarsi dalla Toscana alle Marche per offrire nuova luce ad una terra così duramente segnata.

Ieri il vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole e il vicesindaco Donatella Ferretti hanno presentato la manifestazione accanto al direttore artistico Fabrizio Fiaschini e al segretario dell’Acec Francesco Giraldo, entusiasti della nuova location. «Abbiamo scelto Ascoli per dimostrare che, nonostante le difficoltà, il suo volto più autentico è ancora quello della vita, della bellezza e dell’ospitalità» ha detto Fiaschini. Tra i titoli spicca il tema delle figure angeliche, rappresentate in “Gabriel” dalla compagnia “Abbondanza Bertoni” e nel poetico “L’Angelo”, tratto da Garcia Marquez e messo in scena dai pupazzi del Teatrino dell’Erba Matta. Il mistero dei miracoli, invece, è al centro di “Fidelity Card”, firmato dalla compagnia “Cosa sono le Nuvole”. Altro tema proposto è quello dell’amore, rappresentato nel monologo ad opera di Giovanni Scifoni in “Santo Piacere: Dio è contento quando godiamo” e nella vicenda in climi siciliani raccontata in “Immacolata concezione” di Vuccirìa Teatro. E poi l’incontro con l’amore di una giovane inquieta in “Little Something”, firmato dalla compagnia di danza “Twain”.

Non mancherà la riflessione sul senso della vita, descritta nel riscatto di un “Piccolo canto di resurrezione” animato dalle voci femminili dell’associazione musicale “Si Cresce” o nel “Desiderio segreto dei fossili di mare”, concepito dal gruppo “Maniaci d’Amore”, ambientato in una città dove tutto è immobile. Altro tema è quello delle figure esemplari, come la parata agiografica della “Festa d’Ognissanti” della compagnia Malalingua o la rilettura moderna della figura di Maria, protagonista del monologo “Happy Mary” di Laura Magni. In programma poi anche alcune trasposizioni di capolavori come “Giobbe” tratto da Philip Roth, ripreso da Roberto Anglisani, oppure il “Secretum” di Petrarca scelto da Maurizio Donadoni o “Il Paradiso Perduto” di Milton, adattato da Elena Bucci e Marco Sgrosso.

Ad arricchire il programma, previsti gli interventi di Alessandro Berti con “Leyla della tempesta”, la performance “Processo a Gesù” di Diego Fabbri allestito dal Minimo Teatro e le suggestioni offerte dal Teatro dell’Orsa con “Questo è il mio nome”. Durante il festival, la sala Cola d’Amatrice diventerà la casa dello spettatore, dove il pubblico potrà incontrarsi in uno spazio aperto e confrontarsi con lo psicologo e operatore teatrale Giorgio Testa, per entrare con lui nei temi degli spettacoli andati in scena.
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