Qualche dritta per la prova costume
Tutti al mare senza nessuna paura

Qualche dritta per la prova costume Tutti al mare senza nessuna paura
di Piero Lai
5 Minuti di Lettura
Martedì 6 Giugno 2017, 14:10
Ormai è un tormentone: torna il caldo e le spiagge sono prese d’assalto, ma l’idea di lasciare completi e abiti per indossare il costume da bagno genera preoccupazione e perfino ansia. Secondo un’indagine, questo accade ad un italiano su due. E poco più della metà dei connazionali dichiara di vivere con estremo disagio il rapporto con il proprio corpo, preferendo rinunciare ad un invito al mare per la vergogna di doversi mostrare senza vestiti. Sono i dati raccolti da un sondaggio realizzato per l’AdnKronos Salute da Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, che ha voluto analizzare lo stato degli italiani rispetto al loro aspetto fisico. A sondaggio hanno riposto oltre 500 persone, uomini e donne, tra i 18 e i 60 anni.

Il sondaggio
«Il 45% delle persone che ha partecipato al sondaggio, guardandosi allo specchio si sente completamente a disagio e valuta seriamente l’idea di rinunciare al mare per tutta l’estate - afferma Paola Vinciguerra, presidente Eurodap -. Solo il 15% non crede che il suo peso forma sia una preoccupazione in vista delle vacanze, mentre il 40% non si sente ancora del tutto pronto ad affrontare il momento bikini, ma confida di avere tempo per rimettersi in forma. Dal sondaggio emerge inoltre un abbassamento generale dell’autostima, influenzato dall’importanza che viene data al giudizio altrui; infatti il 47% ritiene molto importante il giudizio degli altri sul proprio aspetto fisico, e alla domanda “Cosa credi che pensino gli altri guardandoti?” il 33% ha risposto “il mio aspetto fisico è preoccupante”», aggiunge l’esperta, docente presso l’Università Ludes di Lugano.

Le mete
Anche le mete delle vacanze sono cambiate: sempre più italiani cercano l’alternativa al mare e affermano che la maggior parte delle decisioni sulla meta è influenzata dal proprio aspetto fisico (39%). «Nella società in cui viviamo, una buona immagine di noi stessi è uno degli aspetti più importanti, così come lo è la nostra salute. Il primo passo per stare bene, però - avverte Vinciguerra - è prendersi sempre cura del nostro equilibrio psico-fisico, stando attenti alla nostra alimentazione e facendo attività fisica. Purtroppo non è sempre così e la preoccupazione sui chili di troppo viene, per alcuni, solo in vista del caldo che avanza e della prova costume che ogni anno tormenta un po’ tutti».
«Un errore, infatti, sta nel preoccuparsi della propria linea soltanto con l’arrivo dell’estate: il nostro peso - ammonisce l’esperta - rappresenta spesso anche i nostri livelli di stress e disagio psicologico. Occuparsi del proprio aspetto fisico solo in prossimità dell’estate indica che lo facciamo per piacere agli altri, e non perché abbiamo consapevolezza che la nostra alimentazione è spesso compensazione si altri disagi. Ciò può portare ad un ulteriore comportamento alimentare scorretto per la propria salute, caratterizzato da consumo eccessivamente esiguo di cibo e mancanza di assunzione di nutrienti fondamentali per un funzionamento equilibrato del nostro fisico - dice la presidente di Eurodap - Abbiamo bisogno di una maggiore educazione alla salute come patrimonio che si può mantenere, tenendo bassi i nostri livelli di stress, adottando una corretta alimentazione e facendo una regolare attività fisica sono i capisaldi del nostro stato di salute».

I consigli
L’esperta consiglia poi di «evitare di saltare i pasti e cambiare le abitudini alimentari: è il primo passo per dimagrire. In alcuni casi potrebbe essere utile rivolgersi ad un nutrizionista. Fare attività fisica. L’esercizio fisico abituale, infatti, aiuta a perdere peso e incrementa la produzione e la liberazione delle endorfine, neurotrasmettitori della felicità. Evitiamo poi - raccomanda Vinciguerra - di fare i paragoni con i modelli e le modelle che esibiscono i loro corpi più o meno perfetti, e che noi vediamo sfogliando le pagine dei giornali. Infine amiamoci, rispettiamoci e cerchiamo di migliorarci», conclude.
Si avvicinano anche le diete accompagnate magari da una certa titubanza a mangiare fuori. Esistono delle regole di comportamento per concedersi di andare al ristorante senza però danneggiare troppo la linea? TheFork, tra le principali app di prenotazione online dei ristoranti a livello globale con una posizione leader nel mercato italiano, ha chiesto a due nutrizioniste, Floriana Di Pippa e Monica Zago, le regole d’oro per non rinunciare a mangiare fuori, preservando la linea.

Le regole
Puntare su un piatto solo (un buon antipasto o un secondo se si sta seguendo un piano dimagrante, anche un buon primo se non si hanno particolari necessità), accompagnato da verdure grigliate, meglio se condite al momento. Privilegiare un solo piatto rispetto a piccole porzioni di cibi diversi (per esempio aperitivi, sushi, tapas spagnole). Spizzicando qua e là, si corre il rischio di non rendersi conto di quanto cibo si stia effettivamente mangiando. Fare inoltre uno spuntino anche se si deve andare al ristorante. La possibilità di mangiucchiare pane o grissini prima ancora che arrivi il nostro ordine sarà molto alta se arriviamo a tavola con una fame da lupi. Pianificare il pasto, specie se particolarmente importante. Se a cena è prevista la pizza, a pranzo puntare su qualcosa di leggero, ricordando di fare merenda nel pomeriggio. Se domenica si pranza in agriturismo, a cena evitare di puntare nuovamente su un menu ricco. Meglio optare per un ristorante che propone di tutto un po’, tra cui scelte salutari e piatti sani. A fine pasto ci si può concedere una macedonia con una pallina di gelato alla panna o un sorbetto. Ben venga lo sgarro ma con criterio! Concedersi ogni tanto quel piatto o quella cena importante è fondamentale, anche e soprattutto quando si sta seguendo un regime dimagrante.

Le vacanze
Cultura, paesaggi, eno-gastronomia, ma non solo. Il nostro Paese inizia a sperimentare il wellness a tutto tondo, preferibilmente immersi nella natura di un’area protetta. Il 43% degli italiani, infatti, indica la natura come il luogo fondamentale del benessere, un concetto che i turisti associano a rigenerarsi, tornare in forma, fare attività fisica. Inoltre, secondo uno studio condotto dall’Adventure Travel Trade Association, l’Italia è sorprendentemente nella top ten mondiale delle mete più ambite per il turismo attivo. Il bel Paese si colloca al quinto posto nella graduatoria dei turisti adventure occasionali, dopo colossi del settore come Stati Uniti, Messico, Canada e Regno Unito e nel 2016 è risultata al primo posto per prenotazioni dopo Stati Uniti e Spagna, rileva ancora il network internazionale che raggruppa le imprese e gli organismi istituzionali che si occupano di turismo attivo nel mondo e di cui la Regione Abruzzo è l’unica regione italiana a farne parte. Si rafforza anche il turismo nei parchi che nel 2016 ha toccato 102 milioni di presenze.

Mangiare fuori e preservare la linea
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