Silvana Blasi, la musa di Totò
rimasta sempre legata ad Ancona

Silvana Blasi, la musa di Totò rimasta sempre legata ad Ancona
di Antonio Luccarini
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Martedì 6 Febbraio 2018, 10:39
Giorgio Albertazzi, ogni volta, nelle interviste rilasciate, quando riportava alla memoria il periodo in cui, da giovane, aveva abitato ad Ancona, nel momento del tribolato dopoguerra, amava ricordare che proprio nella città dorica, aveva avuto l’occasione di incontrare una delle più belle donne che avesse avvicinato in tutta la sua vita, Silvana Blasi. Il grande interprete di tanti memorabili spettacoli, teatrali televisivi e cinematografici, aveva appena attraversato uno dei più difficili periodi della sua esistenza – aveva subito il carcere per i suoi trascorsi politici-ed era agli esordi della sua carriera e rimase autenticamente colpito dal fascino di Silvana Blasi di otto anni più giovane di lui, animata dallo stesso progetto di farsi strada nella ribalta del palcoscenico.

Il rapporto di amicizia
Il loro rapporto di amicizia praticamente non si interruppe mai, tanto è vero che ,quando si ritrovarono insieme tanti anni dopo, nell’estate del 2011, ad Ancona, dove Giorgio Albertazzi aveva partecipato ad uno spettacolo alla Mole Vanvitelliana, progettarono di allestire insieme uno spettacolo che, ispirato alla vicenda di ”Giulietta e Romeo”, li avrebbe visti recitare, in coppia. Non ci fu tempo per realizzare il loro sogno ma l’episodio sta a confermare che tra loro erano restate un’ammirazione ed una stima che il passare del tempo non era riuscito a scalfire .

Le foto dell’epoca
E sicuramente, a giudicare dalla visione delle foto dell’epoca che si riferiscono alla cantante-attrice anconetana, bisogna riconoscere che non c’era nessuna esagerazione nelle dichiarazioni del celebre attore: l’avvenenza della giovane Silvana Blasi era indiscutibile. E se ne accorsero subito gli addetti ai lavori del mondo dello spettacolo che la fecero esibire, non ancora ventenne, nei più rinomati teatri della penisola, in partecipazioni nelle più sfavillanti riviste del momento, accanto ai celebri divi di allora, quali Wanda Osiris, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello e Carlo Dapporto .

Le luminose apparizioni
D’altra parte occorre spiegare che la soubrette anconetana non si limitava nelle sue luminose apparizioni a mostrare soltanto il suo conturbante sex appeal, ma era in grado di aggiungere indubbie capacità canore – aveva studiato canto sin da bambina- ed una recitazione brillante e disinvolta. A vent’anni ,nel 1951, per la Blasi si aprì un’importante porta in ambito cinematografico: ebbe la piccola parte- ma di quelle che lasciano il segno- di una prospera cameriera a fianco del grande Totò, nel primo film a colori girato in Italia, appunto, ”Totò a colori” di Steno. A seguire una serie di pellicole, come “Bertoldo, Bertoldino, Cacasenno” di Amendola o “Mia moglie è una pantera” girato in Francia accanto a Jean Richard per la regia di Raymond Bailly. E proprio la Francia finì per costituire la terra d’adozione della attrice anconetana. A Parigi, Silvana fu accolta come una vera grande “star”, capace di sedurre il pubblico non soltanto con la sua statuaria bellezza, ma anche perché in possesso di un autentico talento canoro e di spiccate qualità di ballerina. Per tre anni consecutivi, alle “Folie Bergere”- caso rarissimo per il celebre palcoscenico della Capitale francese- Silvana Blasi fu l’unica osannata vedette di uno spettacolo apprezzatissimo. E nei primi anni ‘60 fioccarono le partecipazioni agli spettacoli televisivi, mentre si moltiplicarono le incisioni discografiche- fra tutte occorre ricordare “Roulette” e “Ma Provence”- che le garantirono una popolarità così diffusa che riuscì a portarla fuori dei confini francesi. Silvana Blasi era diventata a tutti gli effetti una star internazionalecapace di esibirsi anche negli Stati Uniti dove fece esibizioni assieme ad Ella Fitzgerald .Tanti spettacoli e tantissimi ammiratori- fu corteggiata ,tra gli altri dallo stesso Scià di Persia Reza Pahlavi-che la seguivano fedelissimi e correvano a renderle omaggio in camerino. Nel frattempo aveva affinato la sua professionalità e questo le permise, nel momento della maturità, quello più difficile da superare per ogni attrice resa celebre soprattutto per la propria avvenenza, di affrontare prove cinematografiche importanti.

Le pellicole importanti
Il nome di Silvana Blasi comparve nel cast di pellicole importanti-tra cui spiccano i titoli di ”Non drammatizziamo…è solo questione di corna” e “Dieci incredibili giorni”- accanto a protagonisti del grande schermo come Orson Welles , Michel Piccoli, Anthony Perkins, Jean Pierre Léaud, Charles Bronson- diretta da grandi autori francesi quali Claude Chabrol e Francois Truffaut. Al suo ritiro dalle scene , il suo interesse si rivolse al mondo della moda, lavorando per la “Maison Dior”. Alla fine assediata dalla malattia volle terminare i suoi giorni in quell’Ancona che in cuor suo non aveva mai lasciato.
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