Dal panino con le spuntature, al bollito tradizionale fino al maxi antipasto di pesce: i ristoranti consigliati da Corriere Adriatico per il ponte 2 Giugno

di Arianna Carini
Giovedì 1 Giugno 2023, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 09:04 | 2 Minuti di Lettura

E poi c'è Vicolo Urbani, la musica nei piatti

È una storia che ha per protagonisti il capolavoro anni Settanta più controverso di Stanley Kubrick e l’amore ancestrale per la musica e il buon cibo, quella che Edoardo Ippoliti racconta attraverso piatti e vinili nel suo bistrot a Sirolo. Classe 1995, già gestore di un affittacamere, terminati gli studi in psicologia ha deciso di fare delle sue passioni una professione, inaugurando la scorsa primavera l’insegna Vicolo Urbani.


Il concept originale


Un ristorante dal concept originale e l’atmosfera raffinata, con boiserie verde pastello, luci soffuse e quadri fiamminghi alle pareti, che coniuga una cucina mediterranea d’autore a una selezione musicale jazz, blues, soul e di cantautorato italiano, la cui diffusione è affidata ad un impianto ad alta fedeltà: il Transcriptor Hydraulic di David Gammon, iconico giradischi con cui il drugo Alex DeLarge ascolta la Nona sinfonia di Beethoven in una celebre scena di Arancia Meccanica. «Sono sempre stato affascinato da questo apparecchio dal design futuristico che da bambino avevo visto nel film e in età adulta ho ritrovato al Moma di New York. Ci sono voluti cinque anni per reperire uno dei pochi esemplari dell’epoca ancora sul mercato. Oggi è qua, sopra la consolle veneziana tramandata da mio nonno». Le canzoni che si ascoltano da Vicolo Urbani non sono un semplice sottofondo. «Abbiamo voluto trasportare la musica nei piatti, la semplicità delle materie prime che sono alla base delle nostre ricette aggiungendo quei due, massimo tre ingredienti che potessero risaltarle al meglio, senza stravolgerle».


La sinfonia tecnica


In quella fucina del gusto che è la cucina, troviamo Alessio Quattrini. A lui il compito di reinterpretare i sapori tradizionali del territorio per dare vita a una sinfonia di tecnica e sostanza, gusto e leggerezza, etica per contenere gli sprechi e note internazionali. Ne sono un esempio le “Alici impanate nel panko con maionese al tartufo nero del Montefeltro”, un piatto che porta al mare un’eccellenza dell’entroterra e al pangrattato predilige la panatura in fiocchi tipica della cultura giapponese. L’intera carta prosegue tra tradizioni e sinestesie gastronomiche attraverso proposte come i bottoni di pasta tirata a mano ripieni di baccalà e sugo di rana pescatrice, la polenta rossa ai bombi, bombetti e bumbarelli o la capasanta affumicata su gel di limone. A completare l’opera una cantina composta da 95 etichette minuziosamente selezionate, tra vini e champagne, e la piccola pasticceria inclusa nel coperto.

Vicolo Urbani Bistrot HiFi, via Urbani Sirolo - 0717939683