Tecnologia da codice rosso: il Soroptimist dona al commissariato un videoregistratore per le testimonianze delle vittime

La cerimonia al commissariato della polizia di Stato di Fano per la consegna del videoregistratore donato dal Soroptimist
La cerimonia al commissariato della polizia di Stato di Fano per la consegna del videoregistratore donato dal Soroptimist
di Osvaldo Scatassi
3 Minuti di Lettura
Martedì 31 Maggio 2022, 06:20

FANO - Un nuovo e sofisticato strumento di indagine per il personale del commissariato fanese. È un video-registratore speciale da impiegare nei casi da codice rosso, come le violenze di genere, domestiche e sui minori, ed è stato donato alla polizia dal Soroptimist International Club di Fano.

 

Strumento sofisticato e utile
«Ora abbiamo a disposizione una tecnologia che ci sarà molto utile sia nella fase iniziale delle indagini sia nelle fasi successive», ha detto ieri mattina il vicequestore Stefano Seretti, dirigente del commissariato locale, durante l’incontro per la consegna del video-registratore. Si tratta, ha specificato la presidente del Soroptimist Fano, Maria Grazie Seri, «di un impianto realizzato da un’impresa specializzata in sistemi di sicurezza per raccogliere e archiviare sia deposizioni sia testimonianze di soggetti fragili, anche in luoghi protetti e riservati».

L’iniziativa nasce all’interno di un progetto nazionale che coinvolge ministero degli Interni e Soroptimist. L’associazione, che promuove diritti e potenzialità femminili, è infatti impegnata ad allestire luoghi accoglienti per donne e bambini vittime di violenza, da organizzare nei presidi delle forze dell’ordine. Il protocollo di collaborazione è intitolato Una stanza tutta per sé, che però nel commissariato locale è già stata allestita.

Di conseguenza il Soroptimist di Fano si è orientato sull’alternativa: Una stanza tutta per sé portatile, che consiste appunto nel video-registratore speciale.

Un aiuto per donne e bambini
«L’idea – afferma la presidente Seri – è di aiutare donne, bambini e persone in difficoltà, accompagnandole verso soluzioni che siano le meno traumatiche possibile. La consegna dell’apparecchio dà inoltre a noi la possibilità di segnalare problematiche che sono ben più estese di quanto dimostrino i numeri ufficiali». Il questore Michele Todisco ha ringraziato il Soroptimist per l’iniziativa: «Permette di svolgere meglio indagini assai delicate, riguardando violenze che spesso avvengono in ambito familiare e per tale ragione sono difficili da denunciare per le stesse vittime».

Seretti ha quindi specificato che i casi da codice rosso si susseguono a Fano con la cadenza di «quattro o cinque al mese». In questo tipo di indagini «ci sono aspetti che fanno la differenza» e proprio il video-registratore in questione è considerato un efficace ausilio «per individuare il miglior percorso investigativo».

Il ringraziamento del sindaco Presente inoltre una delegazione della giunta fanese, composta dagli assessori Dimitri Tinti e Sara Cucchiarini e dal sindaco Massimo Seri, che a sua volta ha sottolineato l’importanza e il valore della collaborazione, assegnando alle associazioni come il Soroptimist un ruolo di collegamento fra la società e le istituzioni.

La stanza protetta
L’incontro si è poi concluso con una visita alla stanza accogliente, che ha allegri disegni ai muri e che anche nella scelta dell’arredamento (come il tavolo rotondo) vuole mettere a proprio agio le vittime, ispirando un senso sicurezza. Hanno inoltre partecipato all’incontro la precedente presidente del club fanese, Francesca Del Vecchio, il vicedirigente del commissariato, Paolo Molinelli, e l’assistente capo coordinatore Loren Turriani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA