Pesaro, Lucia sfregiata con l'acido
Cassazione: «Varani mai pentito»

Lucia Annibali
Lucia Annibali
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Mercoledì 23 Novembre 2016, 18:01
PESARO – La storia di Lucia Annibali, sfregiata dall’acido dall’ex, è diventata una sorta di icona. La fiction sulla vicenda, “Io ci sono”, ha debuttato in tv ieri sera. Ma nel mondo reale ancora non si spengono gli echi processuali, con la pubblicazione delle motivazioni con cui la Cassazione ha confermato i 20 anni di carcere inflitti a Luca Varani.
Le lesioni inferte a Lucia Annibali, sfregiata al volto con l'acido, erano tanto gravi da mettere in «pericolo la sua vita». La stessa scelta di colpirla con l'acido, e anche il «regime di vita, l'assunzione di stupefacenti, la condotta processuale e l'assenza di pentimento» hanno portato i giudici ad emettere una pena così alta. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della. La pena di Varani è salita fino a 20 anni per la mancata concessione delle attenuanti generiche, l'aumento per la continuazione e l'aggravante della premeditazione. I giudici di merito, scrive la Cassazione, hanno commisurato l'entità della pena richiamando espressamente il mezzo utilizzato, «i gravissimi danni fisici, morali e psicologici, lo sfregio permanente del viso e la deformazione dei lineamenti del volto». Varani, spiegano i giudici motivando la premeditazione, aveva maturato «una risoluzione ferma ed irrevocabile», di far danno a Lucia, evidenziata dalla introduzione in casa sua per manomettere l'impianto della cucina a gas, per la quale aveva cercato l'«occasione propizia», si era procurato gli strumenti necessari alla manomissione e aveva studiato le tecniche per attuare l'intervento.
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