Nuovo ospedale di Pesaro, arriva il governatore Acquaroli: pronte otto richieste per Muraglia

Nuovo ospedale di Pesaro, arriva il governatore Acquaroli: pronte otto richieste per Muraglia
Nuovo ospedale di Pesaro, arriva il governatore Acquaroli: pronte otto richieste per Muraglia
di Thomas Delbianco
4 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Novembre 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 08:28

PESARO - E’ il giorno del consiglio comunale sulla sanità, Acquaroli nell’assise pesarese 18 mesi dopo. A lui arriva una lettera dal Quartiere Muraglia con otto “vincoli” per mitigare l’impatto del nuovo ospedale: «Attenti a viabilità e impatto visivo, e la Rsa Tomasello non va demolita. Ma siamo comunque perplessi e contrari sul sito scelto». Sono passati diciotto mesi, da quando nel maggio 2022, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli arrivò nel consiglio comunale di Pesaro per una seduta dedicata alla sanità.

La storia si ripeterà oggi, con inizio della seduta alle 16,30. Insieme a lui ci saranno l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e la direttrice generale Nadia Storti.

Sul piatto, tanti temi emersi negli ultimi mesi, a partire ovviamente dal nuovo ospedale di Muraglia (la gara per il progetto è stata pubblicata di recente), lo spostamento dei servizi da Muraglia, la riorganizzazione dell’Ast 1 al posto di Marche Nord e Asur, guardia medica, liste d’attesa, carenza di medici e personale, il caso Pediatria.

Tra le questioni da affrontare, anche gli effetti della nuova struttura sulla zona nella quale verrà relizzata, in via Lombroso, dove già esiste il presidio ospedaliero di Muraglia. A questo proposito, c’è un documento del Quartiere 7 di Muraglia con le indicazioni per la mitigazione dell’impatto sull’abitato del nuovo ospedale, approvato a maggio dal Consiglio civico, e ieri inviato dal consigliere di quartiere Francesco Ferri a tutti i consiglieri comunali, al sindaco e assessori e alla Regione.

«Purtroppo ad oggi ancora non risulta che la presidenza del quartiere abbia trasmesso e diffuso il documento nonostante ne abbia avuto mandato dalla seduta dell’8 maggio 2023 - motiva Ferri nel testo allegato alla mail inviata ieri pomeriggio a consiglieri e amministartori - Per questo motivo, dopo aver segnalato la disfunzione all’assessore di competenza per i Quartieri Francesca Frenquellucci nei giorni scorsi, provvedo personalmente ad inviare il documento e le relative delibere verbalizzate, vista l’imminenza del Consiglio Comunale monotematico sulla Sanità». Nella premessa del documento, prima di indicare le richieste sul fronte della mitigazione ambientale, il Quartiere precisa che tra i suoi consiglieri è stata espressa «la perplessità di alcuni e la totale contrarietà di altri sulla prevista localizzazione del sito ospedaliero».

Poi le richieste suddivise in otto punti. «Si chiede di non realizzare la stazione operativa del 118, da cui partono le ambulanze in emergenza nel sito dell’ospedale. Visto che il personale del 118 non può essere utilizzato contemporaneamente per altre funzioni ospedaliere questo rende la postazione funzionalmente indipendente; si chiede di non realizzare l’ingresso dei mezzi del Pronto Soccorso nel lato del sito a ridosso del quartiere residenziale di Muraglia e degli aggregati abitativi come via Barsanti, ma realizzarlo sulla futura rotatoria di adduzione alla strada interquartieri, cioè razionalmente sulla principale strada di scorrimento in ingresso al complesso ospedaliero, per altro unica dotata di barriere acustiche; realizzare una fascia di separazione e mitigazione dell’impatto tra ospedale e residenza».

Il Consiglio di Quartiere chiede inoltre di non demolire la Rsa Tomasello, «una struttura recentissima e funzionale: non demolirla sortisce molteplici aspetti positivi, consente un risparmio dei costi di demolizione e di ricollocazione, considerando che la struttura svolge servizi di Rsa fortemente richiesti e perfettamente complementari alle funzioni dell’ospedale».

E ancora: «Realizzare un anello boschivo di mitigazione; armonizzare i volumi del nuovo ospedale con l’abitato e il paesaggio evitando repentini passaggi di scala delle altezze e diminuire l’impatto visivo collocando i volumi di eventuali edifici alti al centro del sito, lasciando ai lati i volumi più bassi; realizzare edifici con il maggior numero possibile di tetti a giardino, posizionare i macchinari esterni ove possibile in basso e comunque schermati con barriere, porre particolare attenzione alla qualità architettonica della nuova struttura ospedaliera e alla rimodulazione della viabilità al fine di mitigare l’impatto dovuto all’aumento del traffico sulla rete stradale limitrofa già sovraccaricata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA