L’artista Sorcinelli stronca la politica del Comune: «Eventi di massa costosissimi ma è il deserto della cultura»

L’artista Sorcinelli stronca la politica del Comune: «Eventi di massa costosissimi ma è il deserto della cultura»
L’artista Sorcinelli stronca la politica del Comune: «Eventi di massa costosissimi ma è il deserto della cultura»
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Venerdì 21 Luglio 2023, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 17:45

MONDOLFO  - Eventi turistici e di richiamo culturale a Mondolfo e Marotta. Divampa la polemica dopo il post di Filippo Sorcinelli, già presidente della Pro Arte Mondolfo e ideatore della rassegna Synesthesia Festival che era stata promossa nel 2018 in collaborazione con l’amministrazione comunale.


È il sarto dei Papi


Sorcinelli, noto anche per essere il sarto dei Papi, ha lanciato più di una frecciata: «Nell’ormai preostorico 2019 – ha scritto sul profilo social - come oggi e a quest’ora, a Mondolfo 150 persone godevano tra le altre cose della cena monastica con Synesthesia Festival.

E oggi il deserto, oserei dire, deserto della cultura, dove si è felici soltanto se c’è massa o ressa ad eventi costosissimi che nulla han portato se non una pessima autocelebrazione della mediocrità, senza alcuna attenzione ad un territorio bisognoso di ben altro, forse più principalmente di una viva e vera programmazione sociale ed economica. Uno scandalo ai miei occhi – ha rincarato Sorcinelli - una pena che devasta e che renderà sempre più questo paesello simile ad un dormitorio popolato da personicule spacciate per politici selfie dipendenti venditori di nulla».


Un’amarezza che Filippo non ha nascosto da tempo agli amici e ai concittadini, soprattutto durante gli ultimi mesi e settimane quando sono state rinvenute stracciate ad esempio le opere di “street art” che lui stesso aveva contribuito a realizzare nei pressi delle ex fabbriche Silvestrini.


Il post ha suscitato notevole clamore e reazioni. C’è chi ha solidarizzato con il fondatore del Synesthesia Festival come Elvira Ratti: «Viviamo nell’era degli influencer e dello scimmiottare chi crediamo “figo”». E’ intervenuto l’ex consigliere comunale di maggioranza con delega alla cultura Enrico Sora: «Il mio, il tuo, il nostro obiettivo era chiaro e guardava al futuro. Tutto ciò che c’è ora guarda solo al presente, all’immediato riscontro che si sbriciola in mille pezzi il giorno dopo. Oramai, ed è palese, si fanno eventi solo per lo share (“eravamo tantissssimiiiii”) e non per valorizzare e far conoscere il territorio, i suoi odori, i suoi sapori e gli angoli più remoti e magici che trasudano la vera storia del nostro borgo». 


Non condivide pienamente Simone Travaglini, autore del murale “L’uomo vitruviano”: «Il giusto equilibrio è spesso la soluzione, ma necessita elasticitá. Mi dispiace per chi non é riuscito a pieno nel proprio intento mettendoci passione come mi dispiace per chi si sente accusato e offeso da queste parole benché ci metta tanto impegno. L’amarezza del rancore e l’abuso d’orgoglio, che sia da una parte o dall’altra non troverà mai un incontro se non affievolisce».

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