Cambio del medico, seicento in fila a Mondolfo: «Disorganizzazione inaccettabile»

Cambio del medico, seicento in fila a Mondolfo: «Disorganizzazione inaccettabile»
Cambio del medico, seicento in fila a Mondolfo: «Disorganizzazione inaccettabile»
di Jacopo Zuccari
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Sabato 2 Marzo 2024, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 12:10

MONDOLFO In fila dalle 6 della mattina per il cambio del medico di famiglia andato in pensione. «Lo scriva, questa disorganizzazione è inaccettabile, c’è gente anziana che ancora deve aspettare». Il coro dei pazienti, soprattutto donne e pensionate esasperate dalla lunga attesa, è stato quasi unanime. Dopo il pensionamento di Federico Urbinati pochi mesi fa, questa settimana hanno detto addio alla professione medica per raggiunti limiti d’età altri due noti e stimati medici di famiglia marottesi, Antonio Fioravanti e la moglie Claudia Marzi.

Tremila da ricollocare

Si stima che circa 3.000 persone, per chi non ha già fatto la scelta del nuovo medico, dovranno ora essere ricollocati tra il nuovo personale messo a disposizione dell’Ast.

Ma i pazienti sono preoccupati. E’ stato comunicato loro che avranno un nuovo medico, di 43 anni e con buona esperienza, ma con un contratto a tempo determinato di 6 mesi. «Altrimenti saremo costretti a cercare i nuovi medici a Fano – protestava ieri una nonna in fila –. E’ una situazione incredibile. A metà mattinata ancora alle 11 dobbiamo consegnare i moduli richiesti dall’Ast per il cambio del medico. Si poteva evitare di farci fare a centinaia la fila questa mattina. Io sono la numero 585, è una cosa vergognosa». La calca dei pazienti in fila si è accavallata con gli altri che sono sopraggiunti al Bartolini per prenotare analisi o esami.

Quando un medico va in pensione, la comunità dei pazienti si sente come orfana di qualcuno di famiglia. Una giovane donna residente a Marotta e di origine africana ha detto che «sapendo che questa mattina avrei passato ore qui in fila ho preferito lasciare il figlio a casa piuttosto che portarlo a scuola». Non sono mancati momenti di tensione, soprattutto al momento dell’apertura. La fila dall’interno del piano terreno dell’ospedale si è allungata fino alla scalinata e all’esterno. In molti hanno un pensiero di gratitudine verso Fioravanti e Marzi.

«Medici bravi, umani, scrupolosi – ha commentato una paziente –. Sono stato con la Marzi dal 1981, le vogliamo tutti molto bene e quando l’altro ieri sono andata da lei per l’ultima visita mi veniva quasi da piangere. Una donna fantastica e amorevole». Tra le persone in attesa anche Andrea Andreoni che ha sottolineato comunque la compostezza e la civiltà di chi ha pazientemente atteso. Le maggiori lamentele soprattutto tra gli anziani, che hanno espresso disagio perché «si poteva organizzare diversamente, permettendoci da prima di poter fare il cambio del medico qui al Bartolini».

Ambulatori mal collocati

Nell’ex ospedale di Mondolfo sono stati ricavati spazi per i poliambulatori nell’ala del palazzo che si affaccia su viale Garibaldi. Una scelta che non ha mancato di scatenare polemiche tra i residenti che chiedono di poter collocare gli ambulatori in una zona più accessibile della cittadina e dotata di più ampi parcheggi e posti auto. I nuovi poliambulatori sono stati infatti ricavati in quella che un tempo era l’ex camera mortuaria, nel tratto finale di viale Garibaldi e con il parcheggio più vicino per le auto nell’affollata piazza del Comune, dove sostano prevalentemente i clienti delle Poste, dipendenti e personale degli uffici pubblici e comunali.

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