Sciopero per ferie e permessi negati. Appignano, caos alla Giessegi. Miccini: «Un errore nella circolare»

Sciopero per ferie e permessi negati. Appignano, caos alla Giessegi. Miccini: «Un errore nella circolare»
Sciopero per ferie e permessi negati. Appignano, caos alla Giessegi. Miccini: «Un errore nella circolare»
di Mauro Giustozzi
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Sabato 13 Aprile 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 15:20

APPIGNANO Lavoratori Giessegi in sciopero lo spazio di un pomeriggio, poi l’incontro con l’azienda riporta il sereno tra le parti, con la rettifica della circolare riguardo le norme previste dal contratto di lavoro in merito a ferie e permessi. Questi, infatti, avevano visto un netto giro di vite con la decisione aziendale di concederli solo in occasione di chiusura dell’azienda (solitamente d’estate e a Natale). E l’invito a trovarsi un altro posto di lavoro per coloro i quali invece manifestavano esigenze diverse.

La mail

Questo il tenore della mail arrivata a tutti i lavoratori della Giessegi di Appignano che ha fatto scoppiare la protesta, con un presidio organizzato dai sindacati davanti alla sede produttiva di via Verdi.

Un picchetto che però è durato lo spazio di poche ore in quanto, a seguito di un contatto diretto avvenuto tra proprietà, sindacalisti e Rsu aziendali, a prevalere è stato il buonsenso con la famiglia Miccini che ha fatto un passo indietro in merito al contenuto della mail inviata ai dipendenti, annullando quanto scritto poche ore prima.

L’incontro

«Nel giro di poco tempo abbiamo incontrato l’azienda Giessegi - dice Matteo Ferretti della Fillea Cgil - che ha provveduto a rettificare la mail inviata ai dipendenti rispetto alle questioni legate a ferie e permessi. Tutto tornerà come prevede il contratto collettivo nazionale, annullando quella comunicazione che aveva portato i lavoratori a uscire in strada per organizzare il presidio di protesta. C’è stato anche un incontro con i lavoratori proprio perché i vertici dell’azienda hanno voluto rassicurare direttamente sul fatto che non ci sarà alcuna modifica in termini di ferie o permessi rispetto a quanto scritto invece nella mail». Una mail piuttosto diretta nella quale si comunicava che «dalla data odierna le uniche ore di ferie o permesso saranno quelle concesse per chiusura aziendale. Tale comunicazione viene inviata perché le varie assenze creano problemi alla normale attività produttiva, pertanto si chiede di non inviare più richieste eccetto i casi di urgenza. Chi ha esigenze di richiedere assenze è libero di valutare offerte lavorative che si adattano alle proprie necessità».

La replica

Il titolare, Gabriele Miccini, dal canto suo chiarisce: «Ultimamente in tanti chiedevano giorni di ferie e siamo stati costretti a fare una circolare per limitare la questione. Nella stesura della mail c’è stato un errore che ha visto inseriti anche i permessi. Abbiamo quindi inviato subito la rettifica spiegando che ci riferivamo solo alle ferie. Non è possibile che su 550 persone ogni giorno stiano in ferie più di 30 lavoratori. È impossibile gestire il lavoro». Previsto un incontro tra sindacati e azienda giovedì prossimo.

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