Pesaro, in Baia l'oasi delle tartarughe ma niente Bandiera Blu. Non arriva l'ambito vessillo

Pesaro, in Baia l'oasi delle tartarughe ma niente Bandiera Blu
Pesaro, in Baia l'oasi delle tartarughe ma niente Bandiera Blu
di Letizia Francesconi
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Domenica 14 Maggio 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 10:26

PESARO Sulle spiagge di Ponente, Levante e Sottomonte sventola per il 19esimo anno consecutivo la Bandiera Blu, ma Baia Flaminia resta ancora fuori dall’ambito vessillo. Dopo l’annuncio di venerdì così l’assessore al Turismo Daniele Vimini commenta l’esclusione della Baia: «Purtroppo è ancora un nulla di fatto, e questo nonostante gli sforzi fatti in quest’ultimi anni per una sua valorizzazione sostenibile e ambientale, la particolarità della sua spiaggia alle pendici del San Bartolo, il progetto Oasi della tartaruga, che prosegue grazie al contributo di Fondazione Cetacea e i nuovi servizi di cui si è dotato l’arenile. Speriamo che per l’estate 2024 finalmente anche questo arenile riconquisti il riconoscimento che si merita». 


Da quanto manca

Non stupisce più di tanto gli operatori balneari la mancata assegnazione ma inutile nascondere che ci speravano.

La bandiera manca alla Baia dal 2016 anno in cui è stato conferito a Pesaro il suo 12esimo vessillo. Sul mancato riconoscimento per la Baia allora avevano influito le piene del Foglia e la qualità delle acque antistanti, che nelle misurazioni del 2015 erano state classificate come “buone” ma non eccellenti. Eppure ciò non scoraggia i balneari, è motivo per investire ancora di più e potenziare il turismo balneare. Le reazioni: «Ci abbiamo fatto il chiodo come si usa dire, ma dormiamo sonni tranquilli anzi lavoriamo per migliorare qualità e servizi sulle nostre spiagge – commenta Filippo Mariotti gestore dello stabilimento Bahia del Sol – certo che si spera anno dopo anno, soprattutto se a fronte di analisi le acque sono balneabili. Poter riacquistare il riconoscimento certo che fa la differenza, soprattutto nell’anno da Capitale della Cultura». 

La sostenibilità

Chi va avanti per la sua strada e investe sull’arenile in termini di sostenibilità è Filippo Sparacca (Joe Amarena): «Anche in questa estate rinnovo la mia spiaggia, ma non serve fare troppe cose, qui sull’arenile della Baia siamo tutti a favore della sostenibilità, zero impatto e cemento, per far stare bene pesaresi e turisti. Non a caso ho scelto di far arrivare lungo la passerella le palme, tutto per creare una piccola oasi in un luogo che parla da sé con o senza Bandiera blu. Il mare della Baia si caratterizzerà anche per il verde e le nuove piantumazioni sulla sabbia». A entrare nel merito della motivazione sul mancato riconoscimento è Rosalia Cipolletta, presidente provinciale Legambiente: «Il motivo è solo uno – osserva – le spiagge della Baia sono troppo vicine alla foce del fiume Foglia. Anche l’intervento che Marche Multiservizi ha concluso nel 2021 per il completamento e il potenziamento a Pesaro del depuratore di Borgheria, non è stato sufficiente per allineare tutti quei parametri che sono invece richiesti per ottenere il vessillo. Il problema non è solo quello della foce del Foglia che comunque viene attenzionata, anche contro i “furbetti” che scaricano abusivamente ciò che non devono, ma piuttosto è a monte». 

Legambiente

«Fino a quando - prosegue Cipolletta - Multiservizi e Aato (Autorità d’Ambito Ottimale) non realizzeranno anche grazie ai contributi intercettati con il Pnrr, il completamento e il miglioramento della depurazione su tutta la vallata del Foglia, probabilmente anche il tratto finale del corso del fiume, che coincide con la Baia sarà escluso temporaneamente dal riconoscimento». Certamente il potenziamento di Borgheria dopo anni ha migliorato la qualità delle nostre acque ma servono altri interventi prima di raggiungere gli standard richiesti sulla qualità e sul trattamento delle acque. Sappiamo che più in alto nella valle del Foglia ci sono altri Comuni o frazioni, che non sono collegati ancora ai depuratori».
 

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