Hangar di viale dei Partigiani, nuovo incarichi per concludere il cantiere pesarese. Il centrodestra replica a Ricci: «Ma il ritardo è il vero schiaffo alla città»

L'hangar di viale dei Partigiani oggi
L'hangar di viale dei Partigiani oggi
di Thomas Delbianco
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Martedì 25 Luglio 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 13:00

PESARO Vecchio Palas, nuovi incarichi per concludere l’opera. E il centrodestra replica a Ricci: «L’hangar è lo schiaffo finale a noi? Macchè, il sindaco è fuori dalla realtà. Sette anni di rinvii e costi triplicati: il ritardo è il vero schiaffo ai pesaresi». Il recupero del vecchio palas di viale dei Partigiani è tornato al centro del dibattito politico, con le parole pronunciate alla Festa dell’Unità, rispondendo ad una domanda del direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi sui lavori incompiuti: «Il vecchio palas lo inaugureremo eccome. E sarà lo schiaffo finale», ha detto Matteo Ricci, riferendosi alla «botta bella forte», che il centrodestra, a suo parere, prenderà alle amministrative di giugno 2024. 

 


«Sindaco arrogante»


«Ricci arrogante, presuntuoso e fuori dalla realtà. Dopo 7 anni di bugie e rinvii, dopo i costi triplicati da 3,5 a 10,5 milioni, il vecchio palas è il simbolo dell’incapacità, uno schiaffo in faccia ai pesaresi stanchi di una quotidiana propaganda parolaia», è l’antipasto della replica piccata arrivata dai consiglieri comunali di Lega, Prima c’è Pesaro, FdI e Forza Italia. I lavori per terminare la ristrutturazione e miglioramento statico delle strutture portanti della struttura sono ripartiti a metà aprile, affidati alle ditte Gambini Mario e Zolfanelli Sergio di Pesaro, Imp.e fratelli Fantoni di Urbania. Un investimento per la parte restante di 3,5 milioni, coperto quasi interamente da un mutuo acceso con il Credito Sportivo.


A che punto siamo


L’opera era stata annunciata nel 2014, e si sarebbe dovuta concludere nei tre anni successivi, con 3,6 milioni di finanziamento per trasformarla in auditorium della musica da 2000 posti. In questi giorni gli uffici comunali stanno affidando un nuovo incarico (quattro le ditte rimaste in gara dopo la fase dell’ammissione), per il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e contabilità delle opere edili. 
«In questi anni a sbattere il muso davanti alla realtà è stata purtroppo la città e non il centrodestra e dopo nove anni di propaganda dovrebbe almeno provare un po’ di pudore- prosegue l’opposizione - Il vecchio palas rappresenta il simbolo dell’inefficienza e dello sperpero di denaro pubblico: sette anni di annunci e promesse, un triplicamento dei costi, una fretta costante ad ogni passaggio che ha impedito di prendere soluzioni ottimali.

A questo si aggiungono le tante incompiute che vanno dall’ex Tribunale al cantiere lumaca del cavalcaferrovia. E senza dimenticare le risorse buttate via, parliamo di 150 mila euro per il progetto megalomane della rambla. E ancora: zero investimenti in ambito ambientale di Mms. In che città vive Ricci che tratta i fallimenti come successi?».


«Giunta litigiosa»


Incalza il centrodestra: «In questi anni Ricci ha scelto di barattare il suo futuro con quello della città, costruendo una giunta in base alle sue personali convenienze e non sulla base delle competenze come dimostra l’inserimento dell’assessora 5 Stelle e dell’assessora di Europa Verde che hanno alimentato una giunta litigiosa e in guerra tutti contro tutti». Poi la stoccata finale in risposta alla sicurezza mostrata dal sindaco su una riconferma tra meno di un anno alle urne del centrosinistra: «L’unica cosa di cui consolarci è constatare come Ricci non abbia mai azzeccato un pronostico. Lo sanno bene Mangialardi, Bonaccini, Simonella, ai quali aveva profetizzato vittoria certa trasformatasi in sconfitta». 


«In giro per salotti tv»


«Al posto che tentare di emulare le profezie di Fassino - conclude l’opposione - invitiamo il sindaco Ricci ad essere molto più umile. Se, camminando per strada, non ha ancora trovato nessun cittadino pentito di averlo votato e perché forse in questi anni ha preferito camminare a Roma in giro tra gli studi tv, piuttosto che a Pesaro non accorgendosi dei tanti problemi a cui non ha mai dato una risposta». 

 

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