Date di fine lavori ne sono già state annunciate in più occasioni, come ha ricordato lo stesso primo cittadino «ma non siamo mai riusciti a rispettarle», ha ammesso. Per questo, affianca il termine «molto rischioso», all’annuncio, arrivato ieri in occasione degli Stati Generali del Turismo, della nuova data, da segnare nel calendario, per l’apertura al pubblico dell’ex hangar: «Il 29 febbraio 2024 vogliamo festeggiare il compleanno di Rossini con l’inaugurazione dell’auditorium Scavolini, quindi con l’apertura del vecchio palasport di viale dei Partigiani. Abbiamo fatto il punto della situazione con le imprese in questi giorni e i lavori stanno andando avanti, c’è da incrociare le dita. Uffici e imprese sanno che il 29 febbraio si inaugura e devono correre affinchè questa data venga rispettata, perchè è evidente che dobbiamo darci una tempistica e questa è la data più bella per inaugurare l’ex hangar». Le ditte locali che si sono aggiudicate in via definitiva l’appalto per terminare gli interventi di ristrutturazione e miglioramento statico delle strutture portanti della struttura sono Gambini Mario e Zolfanelli Sergio di Pesaro, Imp.e fratelli Fantoni di Urbania.
I ritardi
Un’opera, quella del vecchio palas, con un iter molto problematico e ritardi accumulati nel corso degli anni: l’intervento era stato annunciato nel 2015 con 3,6 milioni di finanziamento per trasformare l’impianto in auditorium della musica da 2000 posti, coi costi lievitati sopra i 9 milioni di euro per via dell’adeguamento sismico necessario e per l’aumento dei materiali. L’impianto prenderà il nome di Pala Scavolini, omologato per ospitare eventi sportivi, e diventerà l’auditorium del Rof. Nel frattempo, poche settimane fa il Comune ha “stralciato” la parte commerciale sul lato di via Marconi. I 194 ,metri quadri del lotto più vicino a viale dei Partigiani sono stati assegnati, per almeno 9 anni, ad un canone mensile di 2.716 euro all’Aspes, con un bando, che trasferirà lì la farmacia comunale di viale Fiume.
Il canone sarà scomputato “in cambio” del completamento dei lavori non strutturali (suddivisione e organizzazione degli ambienti), da svolgersi entro 6 mesi dalla consegna. I lavori, in questo modo, saranno realizzati ‘su misura’ della destinazione finale dei locali. Saranno quindi adeguati e si eviteranno sprechi di tempo ed economie. Confermato il percorso avviato per gli altri locali (un esercizio di commercio al dettaglio del settore alimentare; un esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande).