Folla in lacrime per il funerale a Mattia Tancini, cattedrale di Urbania gremita. Don Nino: «Il suo battito è ancora con voi». Anche il calcio in lutto

Folla in lacrime per l'addio a Mattia Tancini, cattedrale di Urbania gremita. Don Nino: «Il suo battito è ancora con voi»
Folla in lacrime per l'addio a Mattia Tancini, cattedrale di Urbania gremita. Don Nino: «Il suo battito è ancora con voi»
di Eugenio Gulini
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Martedì 24 Ottobre 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 15:47

URBANIA - Una comunità attonita, straziata dal dolore. C’erano tanti giovani in lacrime ieri pomeriggio al funerale di Mattia Tancini, il 19enne morto alle 3,30 di domenica scorsa nel terribile schianto contro un albero in via Mazzini, sulla statale 745 Metaurense, provocato probabilmente da un colpo di sonno.

Il parroco ha parlato ai cuori

Le esequie sono state officiate da don Antonino “Nino” Maluccio. Le sua omelia ha colpito tutti i cuori all’interno della Cattedrale di San Cristoforo Martire stracolma all’inverosimile con rappresentanze di dirigenti e giocatori delle società calcistiche di Urbania e Peglio

 

«La morte improvvisa di Mattia ci mette nelle condizioni di rimanere spiazzati e senza parole - ha affermato don Antonino -. Lascia un vuoto incolmabile. Molte le domande e i dubbi: perché così giovane? Perché proprio lui? Domande che non avranno mai una risposta, resteranno sterili e prive di significato. Sono domande che non ci aiutano a reagire a un così grande dolore. Sono convinto che nessuno di voi oggi è venuto a cercare risposte a queste domande o a questi dubbi perché sprecheremmo solo parole e tempo». 

Il suo splendido sorriso

«È la fede – ha sottolineato don Nino - che ci permette di affermare che Mattia non ci ha lasciato, ma il suo battito vive in ciascuno di voi. È il battito delle esperienze che avete vissuto con lui in ambito calcistico e non solo. È il battito di Mattia nei ricordi che vi ha lasciato, in modo particolare nel suo sorriso splendido».

«È il battito di Mattia nei gesti che vi ha trasmesso l’essere solare e gioioso, capace di farsi volere bene per quel suo modo di essere. È questo il motivo che ci deve rialzare e metterci al centro – ha concluso don Nino - osare, avere il coraggio di fare tesoro di tutte le cose che Mattia ha saputo donarvi in questa breve vita».

«Non dimenticatelo»

I giovani e i giovanissimi, fuori della gremita cattedrale erano una moltitudine.

Ognuno si appoggiava al coetaneo accanto, ognuno ha condiviso pianti ed abbracci. La compagna del padre di Mattia ha spiegato dall’ambone «quanto sia importante ricordare Mattia per il suo sorriso e la sua grande voglia di vivere. Mattia non va dimenticato. Dobbiamo ricordarlo sempre perché lascia un ritratto bello di sé stesso».

La madre straziata dal dolore

Straziante il dolore della madre Samanta certamente non difficile da comprendere, la donna al termine della funzione si attardata con il feretro del figlio nella cattedrale prima di uscire.

A testimoniare la partecipazione di tutta la comunità al lutto della famiglia c’era il sindaco Marco Ciccolini. «La scomparsa di un giovane che aveva tutta la vita davanti a sé, per noi – ci ha ribadito il primo cittadino - sarà una ferita aperta e pesante per molto tempo. Praticamente, nello stesso giorno, due incidenti così funesti ci hanno scaraventato letteralmente a terra (il secondo è costato la vita a Luciana Bennati, ndr). Oggi Urbania piange un giovane che aveva tante speranze e sogni. Le mie parole esprimono quello che la comunità locale vorrebbe evidenziare: un profondo senso di ingiustizia per una vita spezzata nel fiore degli anni. Siamo molto vicini alla famiglia».

Il cordoglio della società di calcio

Mattia, che faceva il muratore e lavorava insieme al padre, aveva giocato con i locali colori dell’Urbania calcio fino alla categoria allievi. «Aveva smesso circa tre anni fa – ci ha ricordato la copresidente Flavia Pagliardini –. Anche suo fratello Alessandro, che gioca attualmente a Peglio e al quale va un abbraccio immenso, è un talento della nostra cosiddetta “cantera”. A tutta la famiglia le condoglianze più sentite e vigorose di tutta la società». Dopo il rito funebre, in mezzo a lacrime infinite, il feretro è stato portato al cimitero dell’Ulivo di Fano dove la salma sarà, a breve, cremata. 

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