ANCONA - Verranno presentati, e benedetti, domenica prossima, la Domenica delle Palme, i lavori realizzati nella cattedrale di san Ciriaco, che hanno riguardato sia la parte esterna sia quella interna per un importo di 350mila euro, di cui il 70% conferiti dalla Cei, la Conferenza episcopale italiana. La cerimonia inizierà alle 10,15, seguendo la scaletta che segue: prima la benedizione delle palme sul sagrato, poi quella degli ultimi interventi di restauro, illustrati dall’arcivescovo Angelo Spina, quindi la santa messa.
I lavori esterni erano necessari dopo i danni generati dal terremoto del 2016, ma anche per via di quelli causati dall’esposizione, più che centenaria, alle intemperie, con l’acqua che in molti punti s’infiltrava tra le pareti, causando danni evidenti a tutta la struttura. Iterventi improcrastinabili concentrati su tre punti specifici.
Il primo è quello della parte esterna, lato mare, dietro l’abside dell’altare maggiore, con l’acqua che si infiltrava nelle pareti e nel tetto, che è stato ricostruito dopo aver spicconato e intonacato l’intera parete, liberandola dall’umidità che s’era creata nel tempo. Poi l’azione di recupero sull’abside dell’altare della Madonna Regina di tutti i Santi, danneggiata dal terremoto del 2016 con la palificazione e il consolidamento esterno e interno dei blocchi in pietra della parete. Quindi l’intervento nella Cripta delle Lacrime, sotto la cappella del Crocefisso, a fianco della cappella che contiene le spoglie di san Ciriaco, chiusa al pubblico dalla fine della seconda guerra mondiale, in cui sono conservati i corpi di altri vescovi.
Uno spazio storico e devozionale significativo, che diverrà un vero e proprio luogo di culto pronto ad accogliere un frammento del sasso che colpì il gomito del primo martire della chiesa cristiana, santo Stefano, durante la sua lapidazione avvenuta a Gerusalemme nel 34 dopo Cristo.