Fano, vandali nella casetta degli scout: una raffica di danni

La bacheca della casetta degli scout da cui è sparita una storica mazza
La bacheca della casetta degli scout da cui è sparita una storica mazza
di Osvaldo Scatassi
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Domenica 9 Ottobre 2022, 03:30

FANO- Intrusione notturna nella casetta degli scout, a Fano in un parco comunale lungo via Mattei. Un vero e proprio sfregio a un luogo di socialità, dove si organizzano festicciole per bambini e bambine. Le modalità usate per irrompere nella casetta, con ogni probabilità nella notte fra ieri e venerdì scorso, fanno sospettare che i malintenzionati fossero più d’uno. Sradicata da un muro interno la cassettina della posta, in cui si raccoglievano le piccole donazioni per le festicciole, che però è inutilizzata ormai da tempo. 


Il blitz

Gli autori dell’intrusione se ne sono dunque andati a mani vuote, ma solo dopo aver procurato danni ulteriori nel vano tentativo di rubacchiare qualcos’altro.

L’irruzione è avvenuta dalla finestrella dei servizi igienici, ma prima di forzarla è stato necessario tagliare i grossi rami di una siepe. Rimosso l’ostacolo naturale, è stata la volta della grata che proteggeva l’infisso. L’hanno legata con il tubo di plastica per l’irrigazione, quindi è cominciata una sorta di tiro alla fune, fino a quando l’inferriata non ha ceduto. Dopo la cassettina vuota, sono state prelevate da un tabellone da muro le riproduzioni di due mazze preistoriche in legno e pietra, poi utilizzate per colpire il lucchetto del ripostiglio con gli attrezzi. Altro sforzo inutile: l’allarme è suonato e i malintenzionati sono stati costretti a mollare la presa. Erano entrati nel parchetto di via Mattei dal cancello laterale e per scavalcarlo avevano usato, come scalette, grosse bobine per i cavi lasciate in zona da un cantiere stradale. Ieri pomeriggio Francesco Bertulli dell’associazione Scout Park Tonucci, che gestisce la casetta insieme con Agfi, era intento a sistemare i danni poco prima che iniziasse una nuova festicciola. «Si erano già verificate numerose effrazioni – spiega Bertulli – durante l’estate precedente alla pandemia. Erano state compiute per rubare bibite e cibi lasciati dai genitori dei bambini, quindi si è deciso di mettere le inferriate e di adottare qualche altra precauzione». 

Lo sfregio

Mamme e papà portano manicaretti, bevande e torte, i loro figli mangiano qualcosa e poi corrono a giocare nel parco, se il tempo è buono, oppure al coperto. La casetta si sostiene grazie alla sensibilità di chi la frequenti: piccole donazioni in contante contribuiscono infatti alle spese di manutenzione e delle bollette. Riceve le prenotazioni lo sportello Hacca Risponde, a Fano in via Froncini. «La casetta è uno spazio per tutti, se ne può usufruire grazie all’impegno quotidiano di persone con disabilità», afferma Francesca Busca di Afgi. 

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