Ancora 200mila euro per completare la bonifica dell’Amga, superati i 3 milioni di costi. L’assessore: «Inizia la piantumazione»

Il cantiere dell'ex Amga a Pesaro
Il cantiere dell'ex Amga a Pesaro
di Thomas Delbianco
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Martedì 26 Aprile 2022, 09:00

PESARO - Ex Amga, per proseguire nella bonifica servono altri 200mila euro. È sempre più salato il conto dei costi che il Comune ha iniziato ad assumersi ormai da diversi anni, in attesa della risoluzione delle controversie giudiziarie in campo civile ed amministrativo, con l’eventualità di una rivalsa sui proprietari del comparto, per la messa in sicurezza e la bonifica del sito di via Morosini dove era in costruzione l’ultima di tre torri residenziali, interessato dall’inquinamento fuoriuscito nel 2011.

 

Una spesa per la bonifica che nel corso degli anni ha già superato in maniera abbondante i 3 milioni di euro.

 
L’avanzo
E ora nell’avanzo di amministrazione c’è una voce di 209.000 euro dedicata alla spesa per lavori di bonifica dei siti contaminati.

Il rendiconto è stato discusso in commissione Bilancio. «Queste risorse vengono destinate all’ex Amga», riferisce la presidente di commissione Giulia Marchionni, in attesa di discutere il consuntivo nel consiglio comunale di domani pomeriggio. Negli ultimi aggiornamenti sulle operazioni in corso in via Morosini, l’assessore all’Ambiente Heidi Morotti ha riferito che è iniziato la fase della piantumazione. Un progetto a step, che prevede la pulizia dell’area, la realizzazione delle opere civili, scavi e realizzazione del fito-lago. L’azione di bonifica si svolge su due binari. 


La prassi
Da un lato Bioaugmentation, ovvero l’addizione di microorganismi selezionati dal sito e specializzati nella biodegradazione dei contaminanti target, al fine di attivare-accelerare i processi degradativi di interesse per la bonifica del sito. E Phytoremediation cioè l’utilizzo dei processi metabolici e fisiologici caratteristici delle piante per contenere, eliminare o ridurre, al di sotto di valori di concentrazione stabiliti dalla legge, la presenza nell’ambiente di alcune sostanze organiche e inorganiche classificate come pericolose. Nell’area di via Morosini verranno piantate più di 20 specie verdi e 500 piante: oltre 200 alberi, tra prima e seconda classe, arbusti medi e piccoli e erbacee permanenti.


L’altro fronte
Una volta che l’area sarà piantumata e sistemata, verrà mantenuta anche grazie alla presenza di un laghetto realizzato con le acque della falda purificate e che serviranno per il sostentamento del verde. Sul fronte giudiziario, un mese fa il ricorso presentato dalle ditte dell’ex Amga al Consiglio di Stato contro l’ultima sentenza del Tar, per la quale il Comune si è costituito in giudizio. I privati nella causa hanno chiesto un risarcimento danni al Comune di oltre 35 milioni di euro. 


Giustizia civile
Sul fronte giudiziario civile, le ditte hanno presentato un ulteriore ricorso per la revoca della sentenza 920/21 Corte d’Appello di Ancona (anche in questo caso il Comune ha deciso di resistere in giudizio), con la quale nello scorso autunno lo stesso tribunale di secondo grado aveva respinto il ricorso delle società costruttrici dell’allora comparto residenziale rispetto all’edificabilità della terza torre, condannandole al pagamento in solido anche a favore del Comune di Pesaro delle spese di giudizio, quasi 49 mila euro. 

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