Vaccini Covid nelle case di riposo: avanti a singhiozzo, scarseggiano le dosi

Vaccini Covid nelle case di riposo: avanti a singhiozzo, scarseggiano le dosi
Vaccini Covid nelle case di riposo: avanti a singhiozzo, scarseggiano le dosi
di Letizia Francesconi
3 Minuti di Lettura
Martedì 9 Febbraio 2021, 09:38

PESARO - Sono poche le dosi vaccinali attualmente disponibili per procedere con somministrazioni rapide e diffuse in tutte le strutture protette ed Rsa del Pesarese. Alla struttura Casa Aura del complesso Santa Colomba per esempio, a familiari o legali rappresentanti degli ospiti, se non autosufficienti, è stato inviato per la compilazione un secondo modulo di adesione, sostitutivo del precedente, valido per le dosi “Moderna”.

Un aspetto che denota un’organizzazione questa ancora a macchia di leopardo rispetto ad una programmazione più sistematica nelle varie strutture. A fotografare la situazione attuale sono il dottor Danilo De Santi, coordinatore dell’équipe medica territoriale per le vaccinazioni in struttura, con la direttrice del Distretto sanitario di Pesaro dell’Area Vasta 1, Elisabetta Esposto. 

L’allarme

«L’unica certezza è la prima somministrazione iniziata oggi (ieri per chi legge ndr) nella struttura Maestre Pie di via Spada – commenta il dottor De Santi – ma per dare l’idea dell’incertezza sullo stock delle dosi disponibili, basti pensare che fino a pochi giorni fa il Servizio sanitario regionale sembrava concederci soli tre flaconi del vaccino Moderna anziché 4 corrispondenti alle 40 dosi da inoculare, confermate. Si è partiti con la vaccinazione degli operatori sanitari propri della struttura, 35 in tutto e con le dosi rimanenti si inizia una prima somministrazione anche agli ospiti, con priorità a quanti non hanno contratto il Covid, a cominciare dai più anziani ultra ottantenni». Restano da avviare, confermano De Santi e la dottoressa Esposto, le vaccinazioni alla struttura Beato Sante di Mombaroccio ma soprattutto mancano le dosi sufficienti a coprire operatori e ospiti di Casa Roverella e una parte di Casa Aura. L’indicazione che arriva dal Distretto sanitario di Area Vasta, condivisa con i medici vaccinatori, è dare priorità, all’arrivo delle nuove forniture all’inoculazione sugli ospiti, e terminati si procede con quanti fra gli operatori sanitari, non hanno risposto o non sono stati inseriti nelle chiamate della prima decade di gennaio. Ieri intanto sono state somministrate 44 dosi di vaccino all’interno della casa di riposo di via Spada. I numeri più alti, fra quanti nelle strutture pesaresi attendono il vaccino, sono concentrati a Casa Aura con 70 ospiti mentre il personale di struttura, infermieri e medici sono stati già in parte vaccinate nelle prime due chiamate diffuse alle strutture ospedaliere di Fossombrone o Muraglia. Mancano all’appello, sulla base dei numeri in mano a sanitari e medici vaccinatori, quasi tutti gli Oss, operatori socio sanitari di Casa Roverella, oltre agli ospiti.

La prima chiamata

Ricordiamo infatti che nella prima chiamata si sono vaccinati solo quattro infermieri per Roverella e la maggior parte degli operatori sanitari e sociosanitari, dipendenti della Cooperativa o in capo ad Asur stessa non hanno aderito alla vaccinazione. Numeri questi a cui deve aggiungersi anche personale ausiliario delle strutture come addetti dell’impresa di pulizie, manutentori e servizio mensa, tutti comunque a stretto contatto con gli ospiti.