Radiologia a caccia di malati di Coronavirus ma senza tamponi: il nuovo metodo made in Urbino

Radiologia a caccia di malati di Coronavirus ma senza tamponi: il nuovo metodo made in Urbino
Radiologia a caccia di malati di Coronavirus ma senza tamponi: il nuovo metodo made in Urbino
di Gianluca Murgia
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Sabato 4 Aprile 2020, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 10:20

URBINO - Un pre-screening senza tamponi, una pista veloce alternativa ideata dall’unità operativa di Radiologia di Urbino per i sintomatici Covid-19 che si trovano a domicilio. Raggi e tac al torace capaci di individuare la possibile presenza di un Coronavirus in atto.

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A concepire questo protocollo è stato il professor Filippo Cademartiri, 46 anni, primario dallo scorso settembre della Radiologia ducale, autore di oltre 1.000 pubblicazioni e inventore della cardio-tac. Adesso, con questa sorta di “Covid-Tac” attivata da circa una settimana, si potrebbe ottenere una valido supporto ai medici di base e, di concerto, grazie a una diagnosi precoce, far soprattutto evitare ai sintomatici reclusi in casa il ricorso al pronto soccorso (già ingolfato e a rischio contagio), iniziando subito una terapia adeguata.
 
La Radiologia ducale si conferma eccellenza: lo era prima sotto la precedente direzione della dottoressa Chiara Giorgi (senza dimenticare, nello stesso dipartimento, l’altissima perizia della dottoressa Paola Manna alla Mammografia), lo è ora con tutto lo staff capitanato dal primario Filippo Cademartiri. La procedura - sicuramente nel suo genere la prima nelle Marche - potrebbe essere estesa e replicata a Pesaro, coinvolgendo anche i centri di radiologia convenzionati. 
Il protocollo “Fast-Track” è stato concepito al fine di semplificare il percorso dei pazienti ambulatoriali sintomatici con sospetta infezione da Covid-19, per limitare al minimo l’accesso al pronto soccorso e sfruttare al massimo l’isolamento domiciliare. Partito ufficialmente il 23 marzo scorso, prende in esame il “ paziente ambulatoriale camminante” che, dopo valutazione del medico di base, risponda ai criteri clinici di sospetto Covid-19. Ovvero: febbre, tosse, dispnea da più di 4 giorni, non responsivi ai comuni antipiretici o antibiotici. A maggior ragione se il soggetto è venuto a contatto con un positivo. L’invio diretto all’unità di Radiologia dell’ospedale di Urbino, previa telefonata alla segreteria, avviene con richiesta urgente di raggi al torace e tac al torace senza Mdc, dalle 8 alle 12 da lunedì al venerdì. Il paziente non deve venire accompagnato.

L’unità di Radiologia effettuerà le prestazioni del caso a seconda della tipologia del paziente, al fine di accertare la presenza di infiltrazione polmonare compatibile con polmonite virale tipo Covid-19: se il dato radiologico sarà completamente negativo il paziente verrà riaffidato al medico di base per ulteriori valutazioni (incluso il tampone a domicilio), se sarà positivo per altre patologie no-Covid19 il paziente verrà inviato al Pronto soccorso o al medico di base, se il dato radiologico sarà invece positivo e il paziente mostrerà un interessamento polmonare globale maggiore del 25% oppure saturimetria in aria ambiente compromessa sarà inviato al Pronto soccorso e, infine, se il dato radiologico sarà positivo e con saturimetria maggiore del 95% in aria ambiente sarà lo stesso medico di Radiologia a compilare il modulo di notifica per il tampone. Il paziente, quindi, completerà un percorso interno (fast-track) nell’ambulatorio Covid-19 dove effettuerà il tampone per poi riessere affidato al medico di base, seguito dal servizio prevenzione, in isolamento domiciliare.

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