Caso Riceci, Carrabs non ha diffamato Tiviroli: Il gip ha archiviato la querela presentata
dall’amministratore delegato di Marche Multiservizi

Gianluca Carrabs
Gianluca Carrabs
di Luigi Benelli
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Martedì 16 Aprile 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 12:46

PESARO Diffamazione nei confronti dell’ad di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli, la querela viene archiviata. Il coordinatore dei Verdi delle Marche Gianluca Carrabs (difeso dall'avvocato Maurizio Benvenuto e dal figlio Ruggero Benvenuto) è finito davanti al gip del tribunale di Pesaro perché accusato di aver diffamato l’amministratore delegato Tiviroli in merito alla vicenda della discarica di Riceci. La pm aveva già chiesto l'archiviazione ma il legale di Tiviroli si era opposto. Ieri il gip ha archiviato definitivamente il caso. Quello che ha spinto Tiviroli ad avanzare la querela sono state le frasi di Carrabs riportate sul Corriere Adriatico  e su Il Resto del Carlino. «Tiviroli fa gli interessi di Hera e di qualche imprenditore trovato per strada come quello di San Marino». E ancora: «Adesso aspettiamo le dimissioni dell'ad Tiviroli, basta coi regali a Hera». Il riferimento è all'operazione per la costruzione della discarica a Riceci con l'acquisizione da parte di Mms di quote della società Aurora, soldi finiti nelle casse di Ecoservizi di San Marino che era proprietaria al 100% di Aurora.

La reazione

Carrabs ha accolto con «gioia la notizia». «Era una critica politica - commenta - seppur con toni forti, ma non era mia volontà mettere in discussione la professionalità e competenza di Tiviroli.

Il problema è il mancato ruolo della politica che ha il compito di programmare, indirizzare e controllare l’ambito dei servizi pubblici essenziali come i rifiuti, senza delegare questo ruolo a Mms».

Carrabs insiste: «Riceci è un’operazione di speculazione economica che risponde a esigenze imprenditoriali. L’interesse pubblico è la salute dei cittadini e quello di preservare il territorio senza che questo venga saccheggiato da imprenditori da fuori. Si tratta di un progetto da 5 milioni di metri cubi di rifiuti industriali che servono agli imprenditori, non al territorio. Ora aspettiamo il blocco e il ritiro definitivo del progetto». In chiusura il coordinatore dei Verdi sottolinea: «E’ un’archiviazione che ci dà forza perché Tiviroli non può non sottoporsi alla critica politica su un progetto non condiviso col territorio e i portatori di interessi. Questo non può nascere nelle segrete stanze di Mms e di alcuni comuni. Le mie frasi erano solo una sottolineatura su questi concetti. Dispiace però di aver registrato il silenzio dei sindaci da cui non ho avuto solidarietà su questa vicenda giudiziaria». Gli avvocati Benvenuto si dicono «soddisfatti dell’esito di questa vicenda perché conosciamo la passione politica di Carrabs e la sua dedizione per le problematiche ambientali e dei cittadini. Siamo convinti che avrà una capacità di soluzione del problema a beneficio di tutti». All’udienza di mercoledì scorso, a sostenere Carrabs, fuori dal tribunale, c’erano diversi attivisti contro la discarica con cartelli su cui era scritto "Siamo tutti Carrabs" e "No alla discarica".

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