Discarica Riceci, il sindaco di Urbino Gambini alla commissione d'inchiesta: «Conoscevo il progetto, nessuna opacità sulla scelta ratificata dai sindaci». Ferraro lo contraddice

Riceci, Gambini alla commissione d'inchiesta: «Conoscevo il progetto, nessuna opacità sulla scelta ratificata dai sindaci». Ferraro lo contraddice. Nella foto, Maurizio Gambini primo a sinistra ieri a palazzo San Macuto
Riceci, Gambini alla commissione d'inchiesta: «Conoscevo il progetto, nessuna opacità sulla scelta ratificata dai sindaci». Ferraro lo contraddice. Nella foto, Maurizio Gambini primo a sinistra ieri a palazzo San Macuto
di Lorenzo Furlani
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 14:52

URBINO Elogio a Marche Multiservizi. Il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, nell’audizione di ieri alla commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti, ha difeso l’operato dell’azienda pesarese e in particolare quello dell’amministratore Mauro Tiviroli nella vicenda della discarica di Riceci, negando che ci siano le opacità accennate durante le precedenti audizioni a palazzo San Macuto e additando gli interessi elettorali sul tema. 

L’esigenza delle imprese

Soprattutto, Gambini ha precisato di essere favorevole al progetto che prevede di interrare 5 milioni di metri cubi di rifiuti produttivi a Riceci perché c’è una specifica esigenza di smaltimento delle imprese a cui deve essere data risposta (in consiglio comunale aveva giustificato il suo voto per l’ordine del giorno unanime contro la discarica con «l’impatto ambientale che ha su Urbino»).

Il sindaco di Urbino ha anche anticipato il parere del dirigente della Provincia, da cui dipende il procedimento, che sarebbe sfavorevole all'autorizzazione dell'impianto per la distanza dal centro abitato di Gallo e altre questioni, confermando lo sbilanciamento per il no alla pratica già espresso dal presidente della Provincia Paolini.

L'approvazione del bilancio

Ieri, Gambini ha sottolineato che se l’impianto non si realizzerà in quella zona di Petriano, dove c’era una discarica comunale, si dovrà trovare un altro luogo. Rilevante anche la dichiarazione secondo la quale il sindaco di Urbino era al corrente del progetto, anche perché nel 2022 gliene aveva parlato uno dei proprietari dei terreni contattati per l’acquisto dell’area.

Contraddicendo tutti gli altri rappresentanti politici soci di Marche Multiservizi, che hanno detto di non essere stati messi al corrente dell’operazione discarica da 25 milioni di euro a Riceci approvata dal cda il 12 dicembre 2022, Gambini ha rilanciato con decisione la linea accreditata dall’avvocato dell’azienda e da lui già sposata nel consiglio comunale del luglio scorso (presente Tiviroli), secondo la quale i sindaci soci hanno ratificato quella scelta approvando il bilancio consolidato del 2022 dove era riportata.

Nell’assemblea dei soci, ha precisato Gambini, si è registrata una sola astensione: non c’è stato alcun voto contrario.

Informazioni diluite

L’astenuto era l’assessore di Montelabbate Pierluigi Ferraro, che ieri dopo l’audizione ha subito replicato a Gambini per segnalare che quel giorno si è astenuto, come concordato precedentemente con la sindaca Cinzia Ferri, perché come accaduto altre volte il bilancio di oltre 170 pagine è stato dato in mano ai soci solamente all’inizio dell’assemblea, impedendone lo studio. Ferraro non ha memoria che nella sua relazione Tiviroli abbia parlato di Riceci e di una nuova maxi discarica.

Comunque, l’acquisizione del 40% della società Aurora per 2,9 milioni di euro con un aumento di capitale è descritta in 5 righe di quelle 176 pagine senza alcun riferimento a Riceci, al partner di San Marino Ecoservizi, alle quantità di rifiuti speciali non pericolosi da smaltire e al costo complessivo dell’operazione. Era il 20 aprile 2023.

Solo il 24 aprile Gianluca Carrabs dei Verdi avrebbe rivelato mediaticamene l’entità dello smaltimento dei rifiuti programmato a Riceci, in seguito alla pubblicazione del progetto sul sito web della Provincia avvenuta proprio il giorno dell'assemblea di Marche Multiservizi. Quindi, tecnicamente la ratifica con l’approvazione del bilancio c’è stata, ma i sindaci non sono stati messi nelle condizioni di sapere concretamente di cosa si trattasse e quale fosse l'operazione complessiva.

La minaccia di querele

Infine, il sindaco di Urbino si è mostrato aggressivo verso chi continuerà a dire che la discarica verrà costruita sotto i torricini di Urbino. Procederà con le querele per i danni alla città perché l’impianto è previsto a 8,5 chilometri di distanza in linea d’aria, aggiungendo che scendendo con gli stivali in fondo alla valle i torricini non si vedono, senza considerare però la movimentazione dei rifiuti su un’area più ampia.

Su vari punti (partner di San Marino, terreni e loro visibilità, precedenti posizioni politiche, soldi spesi) Gambini è stato incalzato e contraddetto dai deputati Francesco Borrelli, Carmela Auriemma e Marco Simiani.

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