Borgo Pace, strada ancora franata. Da Carpegna i fondi sono in arrivo

Borgo Pace, strada ancora franata. Da Carpegna i fondi sono in arrivo. La strada crollata per uno smottamento
Borgo Pace, strada ancora franata. ​Da Carpegna i fondi sono in arrivo. La strada crollata per uno smottamento
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 16 Gennaio 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 17:38

BORGO PACE «Ancora un nulla di fatto qui a Dese, e con la neve in arrivo abbiamo di che preoccuparci, i soldi per la messa in sicurezza della frana pare si siano trovati, ma i tempi sono quelli biblici del Montefeltro e manca il dialogo tra i quattro Comuni interessati». È trascorso un mese dal cedimento di metà carreggiata lungo la strada bianca e in dissesto che collega la piccola frazione di Borgo Pace al resto del mondo. Nessun lavoro in vista per lo smottamento che il 12 dicembre ha fatto precipitare lo sterrato tra Sestino e Monterone, con al centro come in gabbia il paesello di Dese.


I rischi


Le ambulanze, i mezzi di soccorso e i medici di famiglia fanno fatica ad arrivare, a senso alternato e con gomme adatte, ma in caso di forti precipitazioni potrebbero bloccarsi insieme ai residenti. Appena otto chilometri che ricadono per singole tranche in quattro Comuni differenti, Borgo Pace, Sestino, Carpegna e Belforte all’Isauro, che si rimpallano le responsabilità di sistemare l’unico collegamento percorribile, minato dalle intemperie, dall’incuria e dal passaggio dei trattori. Il portavoce del drappello di abitanti di Dese, Alessandro Martinese, 50 anni, affiancato dalla moglie Stefania, 70 anni, e dalla coppia di ottantenni Gabriele e Gina che necessitano di cure mediche, sono preoccupati e, finché non vedono le ruspe in azione, fanno fatica a credere alle promesse.
«Ci sono degli sviluppi anche se ancora si è mosso ben poco - racconta Alessandro -.

La scorsa settimana sono andato in Comune a Carpegna, nella cui giurisdizione ricade il punto franato, per parlare con il geometra dell’ufficio tecnico che si sta occupando del nostro problema. Un passo avanti in verità c’è stato perché l’amministrazione ha trovato i finanziamenti per i lavori». 


«Una parte della spesa verrà coperta da fondi di bilancio dello scorso anno, un’altra invece si troverà tra le pieghe del nuovo esercizio finanziario. La ditta è già stata incaricata. Speriamo di non dover attendere i soliti tempi lunghi, tipici del Montefeltro». Le opere annunciate prevedono la pulizia di fossetti e chiavicotti nel tratto interessato, quindi il ripristino del manto stradale e la posa di nuova breccia. «Mi auguro che non siano solo promesse perché noi residenti da anni distruggiamo gli pneumatici e le sospensioni su questa strada eternamente dissestata - fa notare con amarezza Alessandro -. Ma, al di là di tutto, il problema di fondo resta la divisione di ogni singolo tratto stradale in giurisdizioni di Comuni diversi, e questo non è più ammissibile. 


Il collegamento


«Il nostro sterrato andrebbe considerato nella sua interezza, quale unico collegamento da tenere monitorato con interventi di manutenzione condivisi, per non arrivare a operazioni di emergenza come in questo caso. I quattro sindaci dovrebbero mettersi d’accordo e fare fronte unico, in questo modo si faciliterebbe anche l’ottenimento dei finanziamenti necessari. Una cosa è se li chiede un singolo Comune, altro discorso se sono più amministratori a sollevare lo stesso problema. L’assenza di dialogo è alla base di tutti i mali di questa zona abbandonata dell’entroterra». 

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