Rifiuti, non passa all'Ata di Pesaro la linea dura contro la Regione: rinviato il voto sul ricorso al Tar. Oggi incontro con Aguzzi

Rifiuti, non passa all'Ata di Pesaro la linea dura contro la Regione: rinviato il voto sul ricorso al Tar. Oggi incontro con Aguzzi
Rifiuti, non passa all'Ata di Pesaro la linea dura contro la Regione: rinviato il voto sul ricorso al Tar. Oggi incontro con Aguzzi
di Lorenzo Furlani
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 16:20

PESARO - Una barriera di obiezioni, dubbi e contrarietà alzata dai sindaci ha fermato, per ora, la carica dell’Assemblea territoriale di ambito contro la Regione per la bocciatura del piano provinciale dei rifiuti. L’assemblea online convocata d’urgenza per ieri alle 12 si è aperta con la lettura da parte del direttore Ranocchi del documento per deliberare il ricorso al Tar contro l’esito negativo della verifica di conformità del piano d’ambito alla pianificazione regionale. 

Ma le perplessità dei sindaci sulla decisione da assumere alla vigilia della convocazione, oggi ad Ancona, degli stessi vertici dell’Ata per un confronto con i dirigenti della Regione e l’assessore all’ambiente Aguzzi hanno indotto il presidente Paolini a proporre un rinvio, che è stato votato a stragrande maggioranza dall’assemblea.

Vertice ad Ancona

Quindi, Paolini oggi parteciperà all’incontro in Regione e chiederà la presenza di Aguzzi e dei tecnici regionali a una prossima assemblea dei sindaci da convocare martedì o mercoledì a Pesaro per verificare la possibilità di un’intesa sui quantitativi dei rifiuti speciali non pericolosi e da fuori regione da accogliere nelle discariche, che è la materia del contendere.

Quel surplus di incassi rispetto allo smaltimento dei rifiuti urbani è ritenuto necessario per continuare a finanziare gli investimenti (garantendo anche gli attuali utili) e per evitare ricadute sulla tassa sui rifiuti. Fallita quest’estrema mediazione si tornerà a votare il ricorso al Tar.

La tentazione delle vie legali

Quanto fosse convinta e determinata la volontà dei vertici di Ata di passare alle vie legali l’ha dimostrato il voto sdoppiato (nelle sue plurime vesti) di Paolini, che si è espresso a favore del rinvio come presidente della Provincia, in ossequio alla rappresentanza territoriale di questo suo ruolo, ma si è detto contrario in qualità di sindaco di Isola del Piano.

«Perché non la dobbiamo buttare in politica - ha spiegato -. La comunicazione dell’incontro è arrivata dalla Regione dopo la convocazione di questa assemblea, martedì scorso, mentre noi avevamo chiesto un confronto dall’inizio di gennaio».

La richiesta corale

Il rinvio, per la necessità di un approfondimento giuridico, era stato sollecitato sin dal primo intervento del vicesindaco di Mombaroccio Spinaci.

Sulla sua scia stessa istanza dei sindaci di Mercatello sul Metauro, Mondolfo, Cartoceto, Petriano, Fratte Rosa, San Costanzo (altrimenti il voto sarebbe stato negativo) e Serra Sant’Abbondio (pur con riserve verso la Regione) per l’inopportunità di uno scontro laddove si può instaurare ancora un dialogo.

Le critiche all'indirizzo scelto

Barbieri ha evidenziato che non c’è una relazione tecnico giuridica a sostegno del ricorso e che il piano non rispetta la legge regionale e non presenta una programmazione. Rossi ha aggiunto che è maldestra la minaccia non troppo velata di aumentare la Tari adeguandosi al piano regionale. Fabbrizioli ha riferito i dati comunicatigli da Aguzzi: ad Ancona, dove si conferiscono in discarica rifiuti speciali pari al 20% degli urbani, le tariffe sono più basse di quelle di Pesaro dove i rifiuti speciali sono il 154% (nel 2021).

L’assessore Ferraro di Montelabbate ha ricordato l’accordo di programma votato nel 2016 nel consiglio comunale di Urbino per derogare al limite del 50% per i rifiuti speciali del piano regionale e arrivare a chiudere nel 2022 la discarica di Ca’ Lucio, il cui ampliamento era stato giustificato nel 2013 per le esigenze dei rifiuti urbani: evidente, quindi, la ratio di fare cassa con gli scarti industriali in buona parte da fuori regione.

Chi vuole lo scontro

Contrari al rinvio l’assessore di Pesaro Belloni: «Non possiamo perdere tempo, dobbiamo tirare dritto» e il sindaco Gambini di Urbino: «Non accetto che si dica, come sostiene la Regione, che non siamo in regola. Questo è pesante. La legittimità delle nostre scelte è stata riconosciuta anche dal Consiglio di Stato».

Tensione con Aguzzi

Votato il rinvio, ha preso la parola la sindaca Paolucci di Tavullia amareggiata per certe dichiarazioni apparse sulla stampa (medita le vie legali) e per i dati che sarebbero distorti dall’errata interpretazione degli uffici regionali. Sulla solidarietà espressale da Paolini, che protestava perché la Regione contesta il piano pesarese e approva quello di Macerata dove la discarica chiuderà a fine anno, è intervenuto Aguzzi (presente online come ospite e riconoscibile solo dalla voce) per intimare al presidente di smetterla di divulgare informazioni sbagliate, perché con Macerata la Regione svolge lo stesso lavoro fatto con Pesaro. 

Un pessimo viatico per l’incontro di oggi.

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