Commissione d'inchiesta, Aguzzi critica Marche Multiservizi: «Riceci serve solamente a fare utili. Legittimo ma si deturpa il territorio»

Commissione d'inchiesta, Aguzzi critica Marche Multiservizi: «Riceci serve solamente a fare utili. Legittimo ma si deturpa il territorio». Nella foto, Stefano Aguzzi (primo a sinistra) durante l'audizione e i commissari
Commissione d'inchiesta, Aguzzi critica Marche Multiservizi: «Riceci serve solamente a fare utili. Legittimo ma si deturpa il territorio». Nella foto, Stefano Aguzzi (primo a sinistra) durante l'audizione e i commissari
di Lorenzo Furlani
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 07:06 - Ultimo aggiornamento: 12:48

PETRIANO La discarica di Riceci non serve, è funzionale solamente agli utili di Marche Multiservizi per continuare a fare cassa con i rifiuti come avvenuto con il riempimento accelerato delle discariche di Urbino e Tavullia, la Provincia ha concesso la proroga di altri 6 mesi ad Aurora per superare le elezioni prima di decidere sull’autorizzazione del progetto.

Sono i concetti salienti espressi dall’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi ieri mattina davanti alla commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, che con lui ha avviato un ciclo di audizioni sul progetto per smaltire 5 milioni di metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi in 25 anni nel Comune di Petriano.

«Si prosegue il business»

Concetti ribaditi dall’assessore Aguzzi a palazzo San Macuto dopo averli manifestati in più occasioni da quando la Regione Marche ha formalmente contestato la versione del piano d’ambito dei rifiuti dell’Ata di Pesaro Urbino che non stimava i quantitativi da smaltire nelle discariche urbane, assorbendo l’accordo di programma del 2017 che autorizzava Marche Multiservizi allo sfruttamento intensivo degli impianti con gli scarti industriali provenienti anche da fuori regione, «tendenzialmente dal Nord Italia».

Ignorato così il limite per i rifiuti speciali del 50% rispetto agli urbani previsto nel piano regionale, arrivando Marche Multiservizi in alcuni periodi a conferire fino al triplo della quantità ammessa, ha puntualizzato Aguzzi davanti ai membri della commissione bicamerale, accentuando rispetto ad altre occasioni la sua censura politica e anche morale su una gestione definita «non fuori norma bensì fuori luogo».

Il progetto dell’«enorme discarica per rifiuti speciali nella zona di Urbino», sviluppato con il partner di San Marino nella società Aurora di Rimini, è secondo Aguzzi la conseguenza dell’esaurimento avvenuto (nel 2022) della discarica di Urbino e prossimo (nel 2027) della discarica di Tavullia, che ha accorciato di diversi anni i tempi di esercizio, perché Mms possa «proseguire il business».

«La discarica non è utile»

«Quella è una discarica che non serve - ha sottolineato l’assessore regionale -. Se si fossero seguite le indicazioni del piano regionale si sarebbe arrivati in provincia di Pesaro Urbino fino al 2030 e oltre per poi continuare con l’ampliamento della discarica di Fano, previsto da anni». «Questo lavoro (di Marche Multiservizi, ndr) è legittimo, in quanto autorizzato - ha precisato - ma secondo me abbastanza sconveniente, perché viene deturpato il territorio della provincia dal punto di vista fisico, pratico e anche morale se vogliamo», visto che c’erano impianti utili ad accogliere anche i rifiuti speciali locali.

Aguzzi ha ribadito che quella discarica deve stare a 2mila metri da un centro abitato (invece sarebbe a meno di mille metri da Gallo), contestando l’interpretazione di Aurora per fruire della deroga per la distanza minima di 500 metri. Sulla proroga concessa fino a luglio per le risposte al Genio civile, Aguzzi ha rilanciato la sua tesi sulla responsabilità della Provincia, aggiungendo che l’ente non ha voluto dire prima delle elezioni né sì «per non pagare conseguenze dai cittadini che non sono d’accordo» né no perché «forse potrebbe anche temere la società che non condivide un diniego».

Nessuno sviluppo sul vincolo

Sulla richiesta del vincolo paesaggistico avanzata alla Regione e alla Soprintendenza dal sindaco di Petriano, Aguzzi ha segnalato che non ci sono stati sviluppi mentre riguardo al prossimo piano dei rifiuti ha affermato che sarà ridotto al 30 o 40% il tetto per i rifiuti produttivi rispetto agli urbani nelle discariche a gestione pubblica, aggiungendo che non si può rinviare la scelta del termovalorizzatore anche se ci sono resistenze nella sua stessa maggioranza di centrodestra.