Riceci, concessa la proroga di 6 mesi: la Provincia accontenta Aurora. Il Genio civile ha cercato di impedirla

Riceci, concessa la proroga di 6 mesi: la Provincia accontenta Aurora. Il Genio civile ha cercato di impedirla. Nella foto la manifestazione a Riceci organizzata sabato 20 gennaio 2024 dal M5S
Riceci, concessa la proroga di 6 mesi: la Provincia accontenta Aurora. Il Genio civile ha cercato di impedirla. Nella foto la manifestazione a Riceci organizzata sabato 20 gennaio 2024 dal M5S
di Lorenzo Furlani
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Martedì 23 Gennaio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 07:22

PETRIANO - La campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative non sarà turbata dalle polemiche e dalle proteste per il progetto della maxi discarica per rifiuti produttivi di Riceci voluto da Marche Mutiservizi con la società Aurora. Ieri, la Provincia ha concesso alla società di Rimini proponente una proroga di sei mesi per poter produrre le integrazioni documentali, all’esito di un monitoraggio geologico di 4 mesi nella zona franosa, chieste dal Genio civile della Regione nel maggio dell’anno scorso. 

Bypassate le elezioni

La scadenza per la consegna è stata fissata al prossimo 16 luglio e la conferenza dei servizi decisoria sul progetto dell’impianto da 5 milioni di metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi è stata convocata per il 6 agosto.

Nel suo documento il dirigente della Provincia responsabile del procedimento, Andrea Pacchiarotti, comunica che «questa amministrazione ritiene opportuno, nelle more dell’espletamento dei monitoraggi richiesti dalla Regione Marche, indire entro il mese di marzo una conferenza di servizi istruttoria per una prima, preliminare e contestuale valutazione della documentazione da ultimo prodotta dalla società Aurora (in risposta agli altri enti della conferenza dei servizi, ndr), delle osservazioni pervenute (nel frattempo, ndr) dal pubblico e per evidenziare i principali profili di criticità correlati alla realizzazione dell’impianto, tra i quali quello dell’effettivo rispetto delle distanze dal centro abitato: questione oggetto anche di una puntuale ed espressa richiesta di interpretazione autentica delle disposizioni del piano regionale dei rifiuti avanzata dal consiglio provinciale e inviata al presidente della Regione Marche e al presidente dell’assemblea legislativa con nota del presidente della Provincia del 27/06/2023: richiesta a tutt’oggi non riscontrata dagli organi regionali competenti».

La linea di Paolini

Confermata dal servizio competente, quindi, la linea anticipata i giorni scorsi dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini.

E questo alza il livello dello scontro politico e istituzionale perché nel documento si legge che la data di agosto della conferenza dei servizi «tiene conto dei congrui tempi tecnici (180 giorni) necessari alla ditta Aurora srl per produrre la documentazione correlata e conseguente all’esito dell’espletamento del monitoraggio di 4 mesi accordati dalla Regione, nonché della successiva fase (15 giorni) di integrazione della consultazione pubblica».

Eppure proprio ieri all’ente pesarese di viale Gramsci era pervenuta una lettera formale del Genio civile che precisava che il servizio della Regione, dopo gli incontri con i tecnici incaricati da Aurora organizzati dalla Provincia, si è limitato a giudicare corretta la proposta di monitoraggio di 4 mesi avanzata dalla società rispetto alla richiesta di integrazione del progetto espresse 7 mesi prima. «Poiché tale richiesta reca la data del 19 maggio 2023 - ha scritto la dirigente del Genio civile Lucia Taffetani - se il piano di indagini fosse stato improntato a suo tempo, ad oggi sarebbero stati già acquisiti elementi potenzialmente valutabili ai fini istruttori».

La nota di Taffetani

Lettera accompagnata da una dichiarazione dell’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi. «La responsabilità di un’eventuale proroga se la prende unicamente la Provincia - aveva ribadito Aguzzi -, così come scritto nella nota della dirigente Taffetani. Dalla Regione non c’è alcuna richiesta di proroga. Quando Aurora ha risposto alle richieste di maggio con la sua proposta eravamo già al limite del tempo massimo concesso dall’amministrazione provinciale». 

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