Marche in vetrina alla Bit
con il turismo religioso

Un momento dell'incontro a Milano
Un momento dell'incontro a Milano
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Venerdì 13 Febbraio 2015, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 15:28
MILANO - Marche e turismo religioso, alla Bit di Milano una giornata intensa.



Dagli itinerari francescani a Santa Maria Goretti, dai monasteri in rete, tutti sotto il faro di Loreto: la seconda giornata alla Bit di Milano è stata dedicata alla spiritualità e al turismo religioso, «una nicchia - secondo il presidente della Regione Marche - su cui puntiamo molto, che ha le credenziali per diventare una forma di turismo in grado di creare reddito, occupazione e indotto».

Lo stand delle Marche ha ricevuto anche la visita del ministro alla Cultura e Turismo Dario Franceschini, che ha incontrato Spacca. «Come plurali sono le Marche - ha detto il governatore - così i luoghi della meditazione punteggiano diffusamente tutto il territorio che si offre all'accoglienza per una vacanza intimista. Le Marche non sono solo Loreto - ha aggiunto -, con i suoi 3 milioni e mezzo di pellegrini ogni anno e che rappresenta lo snodo fondamentale e il riferimento ineludibile per questo tipo di turismo. Abbiamo intercettato, da luoghi lontanissimi, anche una domanda nuova di vacanza legata alla cultura della meditazione e ambientale e all'esperienza di organizzazione comunitaria propria dei monasteri».

La Regione vuole collegare questo segmento che ha una tradizione storica «alla modernità del mercato globale attraverso il web» con progetti finanziate dalle risorse europee 2014-2020. Secondo Spacca, «a fronte di risultati positivi raggiunti dal nostro sistema turistico con aumento di flussi nel 2014 in controtendenza col dato nazionale, e del consolidamento di cluster tradizionali come quello collegato al mare, dobbiamo potenziare due fattori fondamentali per il futuro: l'aumento del capitale umano dedicato alle professionalità turistiche e l'ulteriore miglioramento delle strutture ricettive e dei servizi - dai camping agli hotel. Per questo creeremo un apposito Fondo attingendo alle risorse della Bei».

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