Macerata scommette sulla Via Lauretana. Castelli: «Bene il turismo sull’Appennino»

Macerata scommette sulla Via Lauretana. Castelli: «Bene il turismo sull Appennino»
Macerata scommette sulla Via Lauretana. Castelli: «Bene il turismo sull’Appennino»
di Lolita Falconi
3 Minuti di Lettura
Martedì 14 Febbraio 2023, 03:40

MACERATA - La Via Lauretana in vetrina alla Bit. Macerata e più in generale il territorio provinciale punta sul turismo religioso come nuova forma di rilancio. Il tema è stato anche oggetto di una tavola rotonda con il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, il presidente della Cem e vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi e del direttore dei Cammini Lauretani Simone Longhi

 


«Quella dei cammini è una esperienza di fede altamente accogliente - ha affermato mons. Marconi durante l’incontro alla Bit -, non bisogna essere santi o troppo credenti per affrontare questo viaggio, tutti possono affrontare questo tipo di esperienza dal sapore antichissimo». Non solo: «Attraversa gran parte del territorio segnato dal sisma del 2016 - ha sottolineato Marconi -. Si tratta, anche per questo, di un esempio significativo di vicinanza rispetto a queste realtà martoriate dal terremoto». A spiegare in cosa consiste il percorso è ancora il direttore dei Cammini Longhi: «Oggi, da Assisi a Loreto, in sette tappe e in sette giorni la Via Lauretana è percorsa da pellegrini di tutto il mondo», ha affermato.

Diciotto i Comuni coinvolti con i quali Macerata vuole condividere importante patrimonio religioso e culturale. «Sentiamo il bisogno di sostenere un turismo lento, capace di coinvolgere tutto il territorio: non vogliamo un turismo mordi e fuggi», ha detto Parcaroli.

Sette tappe

Sette le tappe, si diceva ovvero Assisi - Spello; Spello - Colfiorito; Colfiorito - Muccia; Muccia - Polverina - Belforte del Chienti; Belforte del Chienti - Tolentino; Tolentino - Macerata; Macerata - Montelupone - Recanati - Loreto. A evidenziare la centralità della Via Lauretana per le Marche è stato il Direttore Atim, Marco Bruschini: «Rappresenta una eccellenza e una peculiarità della regione». Il Maceratese protagonista alla Bit anche attraverso il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli e l’Arcivescovo di Camerino Francesco Massara. Con loro si è parlato di del progetto “Destination Management Comprensorio dei Sibillini”, presentato ieri a Milano. Per migliorare i servizi e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro la Misura A del Pnc sisma prevede diversi interventi per la riqualificazione di tutto il sistema turistico, a partire dai percorsi naturalistici e culturali, le infrastrutture e gli impianti già esistenti, con risorse per rifunzionalizzarli e renderli più efficienti. Tra questi, appunto, quello presentato ieri alla Bit. «Dobbiamo impostare un modello di sviluppo, anche turistico, che sia capace di preservare lo splendore e l’autenticità delle montagne e dei borghi appenninici. Ciò sarà possibile attraverso progetti dedicati e sostenibili dal punto di vista ambientale», ha detto Castelli. Destination management Comprensorio dei Sibillini raccoglie sotto un’unica veste le tante anime del territorio e si propone quindi come modello da seguire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA