PESARO - «Esiste un reale problema di riconoscimento del risultato congressuale» ma nel merito dei fatti accaduti nella direzione Pd di sabato mattina ad Ancona, Luca Ceriscioli, ex presidente della Regione, ora titolato elemento della direzione regionale - aggiunge: «il caso specifico è irrilevante». Però si fa sempre più aspra la divisione tra la componente legata alla segretaria Chantal Bomprezzi e quella che ha sostenuto la candidatura di Michela Bellomaria.
Il casus belli
«Chiedere di posticipare l’ora del voto è così lontano dalla prassi - aggiunge Ceriscioli - che ha il sapore di una provocazione.
Le tensioni interne
Scontro di poco valore ma di grande effetto perché queste schermaglie rese volontariamente pubbliche non fanno certo bene al Partito democratico. Se si aggiunge che protagoniste, almeno rispetto ai loro ruoli, sono due donne e che la loro segretaria nazionale si sgola per chiedere di invertire certe abitudini tafazziane del partito, la questione è ancora più grave. «Credo sia necessario - spiega Ceriscioli - riscoprire il valore di stare insieme, di avere un progetto comune e condiviso. Far circolare le idee, dare forza all’obiettivo del bene comune e perché no riscoprire il partito come luogo e come valore collettivo. Resto dell’opinione che si trovi concordia privilegiando i temi veri della politica e del futuro del Paese».
Bellomaria nel suo post di denuncia sui social ha però concesso l’onore delle armi all’ex governatore giudicando importante il suo intervento. «Ho parlato di temi concreti, come la questione delle Province il cui declassamento potrebbe essere cancellato: il partito deve lavorare come se questo fosse già certezza. E poi le alleanze, un ordito che va tessuto con pazienza e confronto e non una settimana prima dell’appuntamento elettorale».
Le alleanze
«La differenza tra il centrosinistra e il centrodestra - spiega l’ex governatore - è solo la nostra difficoltà a cementare alleanze. Questo si fa su temi condivisi. Per esempio le commissioni tematiche in cui stiamo lavorando potrebbero essere terreno fertile per il confronto con i possibili alleati. Queste sono le nostre posizioni, dite cosa condividete e cosa invece non vi trova in sintonia. E poi sia chiaro, nel territorio, ci saranno persone che dovranno fare un passo indietro rispetto alle proprie aspettative, perché motivazioni individuali non possono mettere in crisi gli obiettivi generali».
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