Morto ieri a Roma a 98 anni Giorgio Napolitano: due volte Capo dello Stato era molto legato alle Marche

Morto ieri a Roma a 98 anni Giorgio Napolitano: due volte Capo dello Stato era molto legato alle Marche
Morto ieri a Roma a 98 anni Giorgio Napolitano: due volte Capo dello Stato era molto legato alle Marche
di Martina Marinangeli
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Sabato 23 Settembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 08:25

ANCONA Aveva da poco compiuto 98 anni, ma negli ultimi giorni le sue condizioni erano sensibilmente peggiorate. Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è morto ieri sera. Un rapporto privilegiato, il suo, con la nostra regione, che ha dato i natali alla moglie Clio Bittoni, di Chiaravalle. E a più riprese aveva testimoniato la sua vicinanza alle Marche, venendo in visita in ricorrenze importanti, ma anche semplicemente per trascorrere qualche giorno nella Chiaravalle delle sua Clio.

«Era sempre molto felice di venire da noi», il mantra che ripetono in tutta la Regione, che Napolitano visitava sempre con grande piacere e curiosità, da grande appassionato di lettere, cinema e teatro.

Da Presidente della Repubblica, scelse Pesaro per celebrare la Festa della Liberazione del 2012, su invito dell’amico Giorgio De Sabbata (storico sindaco della città). In quel 25 aprile di 11 anni fa c’erano Matteo Ricci attuale primo cittadino e allora presidente della Provincia, che definì Napolitano «l’amico di Pesaro», il sindaco Ceriscioli, il prefetto Visconti (oggi a Bologna).

A pranzo si fermò in Prefettura, per poi partire alla volta di Recanati, dove visitò Casa Leopardi, con foto ricordo insieme al conte Vanni, nella biblioteca in cui tanto tempo passò il Giovane favoloso. Ma quella del 2012 non fu la prima volta del Presidente nelle Marche: il 3 e 4 marzo 2008 trascorse una due giorni sul territorio, partendo questa volta dal capoluogo dorico. La prima tappa, accolto tra gli altri dall’allora governatore Spacca, fu alla Politecnica, in occasione del seminario L’economia marchigiana nel mercato globale, dove si confrontò con i grandi industriali del territorio tra cui Pieralisi e Guzzini, e incontrò la vedova di Giorgio Fuà, Erika Rosenthal.

Contemporaneamente sua moglie Clio faceva visita all’ospedale Salesi per portare la sua vicinanza ai bimbi ricoverati. Il pomeriggio i coniugi Napolitano lo trascorsero invece alle Muse di Ancona per assistere al concerto dell’Orchestra filarmonica delle Marche, all’epoca diretta da Giovanni Allevi e Michele Mariotti. L’auto presidenziale li condusse poi al porto dorico all’azienda Cnr-Gruppo Ferretti, per chiudere la giornata con una cena al ristorante Passetto. Giusto il tempo di riposare e via con la seconda densa giornata marchigiana. La mattina del 4 marzo partenza per Chiaravalle, in visita alla Croce Gialla, per poi trasferirsi prima al Palazzo Ducale di Urbino poi al Conservatorio Rossini. 

La grande passione

Grande appassionato del Rof - tanto da essere stato presidente del 150esimo rossiniano - presenziò la prima volta nel 1983, l’ultima nel 1998. Leggenda narra che contribuì a far cambiare idea agli iscritti del Pci proprio sul Rof negli anni ‘70, quando era considerato un appuntamento d’elite per gli snob. Nel 1997, a due mesi dal terremoto, da Ministro dell’Interno andò a Serravalle di Chienti per fare visita alle famiglie colpite dal sisma. Portò anche le Marche nel mondo quando nel 2007, insieme al governatore Spacca, inaugurò a New York la mostra L’Annunciazione di Guido Reni, all’Istituto Italiano di Cultura. O quando, in Cina, rese omaggio a Padre Matteo Ricci. 
 

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