Quelle stravaganti coincidenze nell’intesa tra Atim e Aeroitalia: ​Il 31 luglio si è chiuso il bando Enac, il contratto di marketing firmato lo stesso giorno

Quelle stravaganti coincidenze nell’intesa tra Atim e Aeroitalia: Il 31 luglio si è chiuso il bando Enac, il contratto di marketing firmato lo stesso giorno
Quelle stravaganti coincidenze nell’intesa tra Atim e Aeroitalia: ​Il 31 luglio si è chiuso il bando Enac, il contratto di marketing firmato lo stesso giorno
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:34

ANCONA Il direttore sul tetto che scotta. I panni di capo dell’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione si stanno stringendo addosso a Marco Bruschini, appesantiti dalla serie di docce fredde arrivate come conseguenza della querelle con Aeroitalia (e non solo). La battaglia sui cieli del Sanzio ingaggiata con la compagnia che opera i voli di continuità per Roma, Milano e Napoli presenta un cumulo di zone grige su cui andrebbe fatta chiarezza. Una su tutte, il famoso contratto di marketing da 750mila euro su cui pende il decreto ingiuntivo esecutivo del Tribunale di Roma proprio contro l’Atim. I contorni non del tutto limpidi della vicenda sono stati ancora una volta oggetto di discussione in Consiglio regionale, dove ieri il dem Fabrizio Cesetti ha interrogato la giunta in merito ai rapporti tra il bando sui voli di continuità di competenza dell’Enac ed il contratto di servizi di marketing sottoscritto tra Atim e Aeroitalia. 


Il nodo da sciogliere

L’assessore ai Trasporti Goffredo Brandoni, rispondendo in aula, si è limitato a leggere le parole messe nero su bianco da Bruschini: «Non esiste alcuna connessione tra il contratto marketing tra Atim e Aeroitalia e il bando Enac per le rotte di continuità», tuona il dg dell’Agenzia, che aggiunge: «Appare intollerabile che oggi ancora se ne discuta». Intollerabile per lui di sicuro, ma considerando la gravità della situazione è il minino sindacale. Secondo Bruschini, «anche la cronologia degli eventi dimostra l'evidente dissociazione tra le due fattispecie: la gara Enac è stata bandita il 1° giugno 2023; Aeroitalia ha presentato la propria candidatura il 21 luglio 2023; l'aggiudicazione da parte di Enac è stata ufficializzata l'11 agosto». Il dg dimentica una data, però: quella del 31 luglio, giorno in cui si chiudono i termini per partecipare al bando per la continuità territoriale, con Aeroitalia unico vettore a presentarsi. Stesso giorno in cui Atim e Aeroitalia siglano il contratto di marketing.

Una coincidenza astrale quantomeno singolare. Poi ci pensa anche l’amministratore delegato della compagnia aerea Intrieri a legare a doppio filo due partite che, stando alle leggi sugli aiuti di Stato, dovevano restare ben distinte. A più riprese l’ad ha ribadito che la continuità territoriale dal Sanzio, alle condizioni del bando, non sarebbe stata economicamente sostenibile. Non si comprende allora perché abbia accettato di partecipare ad una gara che prevedeva dieci voli al giorno. «Sapete bene perché noi abbiamo accettato, perché c’era l'accordo con Atim», ha detto Intrieri a chiare lettere sul Corriere Adriatico lo scorso 9 febbraio. «Se corrispondesse al vero, potremmo essere di fronte non solo a una gravissima violazione dei più elementari principi di legalità, trasparenza ed economicità da parte di Atim - puntualizza Cesetti - ma anche a un intervento perturbatore volto a influenzare e alterare il risultato del bando pubblico». E si potrebbe ipotizzare un profilo di rilevanza penale. Non a caso, i dem ventilano la proposta di istituzione di una commissione d’inchiesta per fare chiarezza. Ma l’Atim è finita nel mirino delle opposizioni anche per un’altra questione: il Piano operativo 2024 fantasma. All’interrogazione della consigliera Manuela Bora, l’assessore Brandoni risponde picche perché non è stato possibile avere nei tempi la risposta, rinviando la discussione alla prossima seduta.

I tempi random

La ragione è tanto semplice quanto disarmante: il decreto di approvazione del Programma operativo è stato firmato da Bruschini solo lunedì, il giorno prima della seduta del Consiglio durante la quale se ne sarebbe dovuto discutere (guarda che coincidenza). Manca ancora la presa d’atto della giunta, che l’anno scorso era arrivata il 30 dicembre. «Ciò significa che ad oggi Atim sta operando senza indicazioni da parte dell’assessore al Turismo Acquaroli e quindi senza alcuna copertura finanziaria», sottolinea Bora. Ma evidentemente - in un’Atim dove tutto funziona al contrario - anche questo è nell’ordine delle cose.

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