Sandro Assenti di Confesercenti anticipa i temi del summit con Acquaroli: «Il turismo nelle Marche deve volare»

Sandro Assenti di Confesercenti anticipa i temi del summit con Acquaroli: «Il turismo nelle Marche deve volare»
Sandro Assenti di Confesercenti anticipa i temi del summit con Acquaroli: «Il turismo nelle Marche deve volare»
di Laura Ripani
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Lunedì 17 Ottobre 2022, 07:20

Presidente Sandro Assenti lei, per la Confesercenti regionale domani insieme ad altre associazioni di categoria incontrerà il governatore delle Marche Francesco Acquaroli. Perché?
«Abbiamo ricevuto la convocazione per la prima riunione dell’Atim, la nuova Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione che ha compiti di indirizzo, coordinamento e programmazione in questo settore».


Cosa si aspetta?
«Che sia uno strumento operativo visto che quest’anno abbiamo visto tanti italiani e moltissimi stranieri tornare nella nostra Regione».
Suggerimenti per farla funzionare?
«Partiamo dalle criticità affinché possano essere affrontate e risolte: creare un brand riconoscibile per la nostra Regione e individuare un target preciso innanzitutto».
Ma questa è una regione al plurale per definizione...
«Certo e per questo dobbiamo saper far convivere i diversi tipi di turismo, balneare, montano, per i bambini, artistico e religioso, enogastronomico, il cicloturismo...adesso c’è anche il glamping, il camping glamour.». 
Ok, ma magari il punto è farle arrivare queste persone. Come?
«E infatti credo che il compito di questa agenzia dovrà essere anche di stimolo. Siamo indietro riguardo le infrastrutture: penso all’aeroporto che dovrebbe aumentare le tratte non essere impelagato in tanti guai; alle ferrovie che servono poco le principali destinazioni turistiche, alla mancanza di collegamenti est-ovest: abbiamo visto miracoli con la Civitanova-Foligno, se potessimo raggiungere Roma in due ore sarebbe una svolta. Per non parlare dei porti, sempre insabbiati, sono una risorsa per ospitare gli yacht».
Ha fatto una bella lista di criticità.
«Aggiungo le stelle degli alberghi da rifondare e quelle degli chalet da creare: sulla base dei servizi però non della qualità delle strutture».
Tornando alle ricette, cosa dirà ancora ad Acquaroli?
«Di puntare sul marketing. Ci sono fondi per investire nella digitalizzazione. Creato il brand, il Pnrr ci dà una mano a farci notare nel mondo. Investire sui social, sulle piattaforme turistiche, richiamare i tour operator e personaggi che ci facciano da ambasciatori-testimonial».
E oltre il virtuale, nel reale?
«Innanzitutto superare il campanilismo e fare squadra. Puntare sulla destagionalizzazione balneare magari premiando chi viene in autunno e primavera con la sospensione dei ticket dei parcheggi e delle tasse di soggiorno».
Qual è dunque la prospettiva?
«Dobbiamo ribaltarla: non quello che noi abbiamo da offrire ma conoscere tramite feedback cosa cerca il nostro cliente per dargielo». 
E come invogliarlo?
«Creare location di cine turismo, dove si viene per visitare i luoghi delle fiction viste in Tv, tra le cantine, i castelli. Abbiamo tante bandiere specialmente quelle Blu e Arancioni oltre a quelle Verdi dei bambini. Dobbiamo utilizzare tutte le loro potenzialità, è questo quello che dirò ancora al governatore».
Ma allora cosa vuole il turista?
«Innanzitutto sicurezza.

Tutti gli indicatori confermano questo. E poi tutto quanto ho già detto. Tutto, ovviamente, sperando che la guerra finisca».

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