ANCONA - Nella Marche sono 57mila i donatori di sangue attivi e nonostante il loro impegno al momento le sacche raccolte per le trasfusioni sono in flessione, con circa mille donazioni in meno tra gennaio e settembre del 2022 rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. Numeri diffusi in occasione delle celebrazioni per il 50esimo anniversario della Fondazione di Avis Marche, che ieri pomeriggio - durante un convegno all’auditorium del Hotel Federico di Jesi, al titolo “Efficienza ed autosufficienza” - ha affrontato i temi della raccolta di plasma e sangue, del suo utilizzo e delle buone pratiche.
«Il quadro delle donazioni vede nella nostra regione una flessione di circa 1000 donazioni rispetto allo stesso periodo del 2021 - ha spiegato il presidente di Avis Marche Daniele Ragnetti - Questo momento storico ci porta a un confronto con la recente riforma sanitaria regionale, con le trasformazioni che subirà la riorganizzazione del nostro sistema nel suo complesso e tutta la raccolta e il lavoro della rete associativa marchigiana delle Avis».
I motivi
La flessione delle donazioni, secondo Avis Marche, «non è un dato preoccupante» e va spiegato con fattori: «Il prolungamento della pandemia con elevato grado di positività, l’enorme e prolungato caldo a livelli oltre la media degli anni precedenti, la mancanza di personale medico e infermieristico nei Centri trasfusionali che ha ridotto la raccolta nei punti di prelievo esterni distribuiti sul territorio».
«Il personale - aggiunge Ragnetti - rappresenta la primaria criticità regionale che vede difficoltà di vario tipo nelle differenti province e spesso non permette la continuazione delle attività correnti e di raccolta». Per questo, Avis Marche suggerisce un modello centrale di coordinamento forte del Dirmt - Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale, un soggetto che possa passare da un assetto funzionale a uno gestionale con autonomia decisionale e finanziaria, «capace di prendere decisioni sul personale e sull’efficacia organizzativa di tutto il sistema Trasfusionale Marchigiano, nei 12 centri trasfusionali e nei punti di raccolta».