Il presidente Francesco Acquaroli: «Bugaro? Manager esperto. Mazzarella ha pochi eguali»

Il governatore sul consulente Atim: «Conosce i mercati, ma decide Bruschini»

Il presidente Francesco Acquaroli: «Bugaro? Manager esperto. Mazzarella ha pochi eguali»
Il presidente Francesco Acquaroli: «Bugaro? Manager esperto. Mazzarella ha pochi eguali»
di Maria Cristina Benedetti
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 07:42

ANCONA - Acquaroli-Bruschini-Mazzarella, la triangolazione vale una conferma sul campo. Sullo sfondo della sala verde di Palazzo Raffaello, il governatore rilancia sull’ipotesi dell’ex leader di Confartigianato Marche come futuro consulente dell’Atim. All’Agenzia regionale per il turismo Giuseppe Mazzarella dovrebbe ambire a fare la spalla del direttore Marco Bruschini, una sorta di tutor, alla voce-internazionalizzazione. «È una grande persona. È stato - ricompone un mosaico di pregio, il presidente - nel consiglio di amministrazione dell’Ice, l’Istituto commercio con l’Estero. Conosce i mercati, ha un’esperienza con pochi eguali nella nostra regione».

La metafora

Per dare spessore alla ammirazione che prova nei confronti del suo concittadino - sono entrambi di Potenza Picena - si affida a una metafora sportiva: «Quando scende in campo non ha bisogno di riscaldamento, è subito pronto a giocare».

Tradotto: è un tipo preparatissimo. Al netto delle lusinghe, tenta di dribblare l’inciampo sull’invasione di campo: «La mia è una stima che viene da lontano. Detto questo - lo sottolinea con vigore - l’Atim ha la sua autonomia. Non sono io che faccio le scelte, dobbiamo distinguere tra procedure e ruolo». Si sfila dalla probabile nomina, ma la veemenza del suo apprezzamento appare più che un suggerimento sentito. Equilibrismi istituzionali.

Il gioco di sponda rimanda all’angolo opposto della stessa sala verde, dove brilla il “Firmamento stellato” che accenderà lo stand marchigiano alla prossima Bit di Milano. È là che Marco Bruschini, volto dorato dal sole e statura imponente, sfrutta la cadenza romana per fare simpatia, e resistenza passiva. «Vede? Muovo bene il collo - ironizza - non ho nessun tutore». Senza allentare i muscoli del volto, tirati in posizione “sorriso rassicurante”, rimarca il concetto: «Non mi sento affatto commissariato». A seguire, piazza il dettaglio tecnico che non rinnegherebbe i sussurri di corridoio: «Mazzarella? Era già consulente di via Gentile da Fabriano, ha dato la sua disponibilità. Farò un avviso pubblico, valuterò i profili di chi si presenterà». Vessato dal brutto affare dei voli di continuità territoriale targati Aeroitalia, tenta la carta della consuetudine: «Incontro cinque persone al giorno che vogliono venire a collaborare con me». Torna a insistere: «Faremo un avviso pubblico e una commissione deciderà: si chiama trasparenza».

La dichiarazione

Il passo indietro è dovuto. Poco prima, durante i convenevoli per una Borsa internazionale del turismo con i fiocchi, il direttore aveva ringraziato il governatore con un «è un vero assessore al Turismo, è sempre vigile sulle scelte». A leggerla in filigrana, quella dichiarazione sembrerebbe essere il frutto di un’insofferenza. Il boccino pare già in buca: sul nome di Mazzarella la triangolazione è riuscita. Acquaroli è lì che riprende il filo del suo ragionamento, lo perfeziona. Procede di comparazione: lega la sorti del potenziale consulente a quella di Giacomo Bugaro al quale, con una delibera di giunta, affida la carica di consigliere di amministrazione di Ancona International Airport. «Sara una figura ponte - è la sua strategia - tra due infrastrutture nevralgiche: il porto, dove già rappresenta il Comune di Ancona nel Comitato di gestione, e l'aeroporto».

Il manager

Elenca meriti&stellette: «Ha esperienza nella gestione di un’azienda importante, ha una managerialità riconosciuta, è forte di un grande percorso politico e di conoscenza del territorio marchigiano, ha calcato palcoscenici importanti». In sintesi: «La sua nomina rafforzerà la presenza della Regione nel contesto aeroportuale e porterà valore aggiunto nel dialogo istituzionale». Quadrangolazione centrata.

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