Marche, il Piano di gestione dei rifiuti? Dopo due anni ancora non c’è. L’assessore Aguzzi: «In fase di elaborazione»

Il Pd: «L’ultimo scaduto nel 2021. Ad oggi ci risultano solo i 96mila euro alla ditta Oikos»

Marche, il Piano di gestione dei rifiuti? Dopo due anni ancora non c’è. L’assessore Aguzzi: «In fase di elaborazione»
Marche, il Piano di gestione dei rifiuti? Dopo due anni ancora non c’è. L’assessore Aguzzi: «In fase di elaborazione»
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 11:41
ANCONA L’ultimo approvato dalla Regione Marche risale al 2015. Considerando che l’aggiornamento dovrebbe cadere ogni sei anni, siamo già in ritardo di due. Parliamo del Piano regionale per la gestione dei rifiuti, tema decisamente caldo ad ogni latitudine. Dalla battaglia contro la discarica di Riceci nel Pesarese, a quella ipotizzata nel Maceratese.  


Le lungaggini


Nel mezzo, i tempi dilatati per stilare il documento di programmazione di cui a Palazzo Raffaello si parla dal 2021. E ieri è tornato sui banchi del Consiglio regionale con un’interrogazione della consigliera dem Micaela Vitri. «Si sta procedendo con gli studi e gli approfondimenti - aggiorna la road map l’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi -. Abbiamo qualche difficoltà ad avere tutti gli approfondimenti perché alcuni Piani provinciali non sono ancora stati approvati dai relativi Ambiti. Come quello di Pesaro - in cui l’Ata continua a nicchiare - e Ascoli Piceno. Nell’attesa, comunque, non siamo stati con le mani in mano». 


La prospettiva


E traccia la rotta: «Oggi siamo nella fase di elaborazione del Piano, con l’obiettivo di avere la proposta definita per avviare il vero e proprio procedimento di Valutazione ambientale strategica entro l’anno».

Il Piano in elaborazione - la cui stesura è stata affidata alla ditta torinese Oikos, che si è aggiudicata la gara insieme alla Ars Ambiente - dovrà prevedere «una gestione dei rifiuti a livello provinciale, ma una governance che potrebbe essere unificata in un unico ambito regionale. Non si può continuare a lavorare a compartimenti stagni». Il Piano, conclude Aguzzi, «dovrà prevedere anche la parte di impiantistica per raggiungere gli obiettivi posti dall’Unione europea entro il 2035». Secca la replica dei dem: «Ad oggi sappiamo solo che sono stati pagati 96mila euro a una società di Torino - l’affondo di Vitri -. Era l’8 agosto 2021 quando Aguzzi lanciava la richiesta di manifestazioni d’interesse a studi e società per redigere questo atteso Piano gestione rifiuti». 


L’affondo


E ancora: «Quello delle Marche risulta scaduto da oltre due anni. Aggiornare il Piano regionale di gestione dei rifiuti è condizione necessaria per l’accesso ai finanziamenti nazionali ed è indispensabile per consentire alle province di attuare le linee strategiche regionali ed evitare il proliferare di richieste di autorizzazioni ad impianti come discariche e biodigestori». Una battaglia appena cominciata.
 

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