Sottosegretario e tagli al Pnrr, la sentenza del Pd: «Il modello Marche ha fallito»

La segretaria dem Chantal Bomprezzi: «Acquaroli non ha speso tutte le risorse per le assunzioni del personale»

Sottosegretario e tagli al Pnrr, la sentenza del Pd: «Il modello Marche ha fallito»
Sottosegretario e tagli al Pnrr, la sentenza del Pd: «Il modello Marche ha fallito»
di Andrea Maccarone
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Domenica 22 Ottobre 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 09:09

ANCONA - Un summit di oltre tre ore ieri al centro culturale Isola di Chiaravalle per mettere al microscopio la politica sanitaria regionale del governo Acquaroli. Alla fine la direzione del Pd Marche ha sentenziato: «Il modello Marche ha fallito». Secondo i Dem sono tre le prove a supporto della tesi: la nomina del prof Aldo Salvi a sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, i tagli al Pnrr e alle risorse dedicate alla sanità marchigiana.


L’attacco 


La spallata intentata dalla Lega per sostituire i tre assessori di partito, tra cui il titolare della delega alla Sanità, Filippo Saltamartini, ha dato il “la” al dibattito. «Prevedere un sottosegretario dopo il lungo scontro interno - afferma la segretaria del Pd Marche, Chantal Bomprezzi - con tanto di ammissione della Lega di voler cambiare l’assessore alla Sanità, certifica che serve un’alternativa alle loro stesse proposte.

Ciò denota che sono in profonda difficoltà, lo diciamo da mesi».

«Un balletto indecente dal punto di vista politico, che aumenterà confusione e conflittualità, su un settore, quello sanitario, già in difficoltà». Lo ha detto il sindaco di Pesaro e presidente nazionale di Ali Matteo Ricci, in occasione dell’assemblea di Ali Marche a Civitanova, intervenuto sulla nomina di Salvi a sottosegretario alla presidenza della giunta regionale. «Siamo la prima Regione in Italia ad avere due assessori alla sanità, temo che in due non faranno per uno» ha sottolineato. 


I fondi


Sotto la lente d’ingrandimento del Pd regionale i tagli alle risorse. Da una parte la rimodulazione dei fondi Pnrr. «Uno sfalcio - secondo la segretaria del Pd Marche - che andrà a colpire la sanità territoriale. Proprio quella che lo stesso Acquaroli difendeva strenuamente in campagna elettorale, e adesso va nella direzione opposta». Un problema di filiera istituzionale che i Dem rimarcano con forza. «La politica nazionale prevede tagli, anno per anno, alle risorse dedicate alla sanità pubblica - incalza Bomprezzi -. Una contraddizione evidente rispetto al piano socio sanitario regionale che, invece, prevede un aumento di fondi per l’assunzione di personale». A ciò si aggiunge, secondo il Pd Marche, «il fatto che la Regione non prevede la rimozione del tetto di spesa per l’assunzione di personale. Tetto che, per altro, non è stato nemmeno raggiunto dal governo Acquaroli. Vuol dire che non ha speso tutti i fondi per assumere personale». 


L’alternativa 


Dopo l’analisi, la diagnosi. «Bisogna operare una riorganizzazione che non metta tutto sullo stesso piano, come sta facendo l’attuale governo regionale - spiega Bomprezzi -. La sanità è fatta di esigenze diverse, tipi di cure diverse. Per noi è cruciale un potenziamento della medicina territoriale che passa attraverso la riorganizzazione della sanità tenendo conto delle diverse esigenze».
 

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