ANCONA - «Dodici anni di un lungo processo, fatti di trepidazione, perdite di tempo, esborso di denaro, ma mai di vergogna perché sono stato sempre convinto del mio corretto e onesto operato». Fin qui non aveva mai voluto commentare il processo Spese facili che lo aveva visto tra i 38 imputati messi nel mirino dalla Procura di Ancona per i rimborsi ricevuti da consigliere regionale di minoranza nelle annualità 2011/2012.
Il commento del deputato Mirco Carloni
Oggi invece, dopo l’assoluzione, il deputato della Lega ed ex vicepresidente della Regione Mirco Carloni ci tiene a mettere i puntini sulle i. «Ero convinto fin dal primo momento di aver usato i fondi come previsto dalla legge: mai avuto dubbi sul mio operato.
L’attuale presidente del Consiglio regionale in quota Udc Dino Latini - all’epoca dei fatti consigliere di minoranza a Palazzo Leopardi - delega invece ad Antonio Saccone, commissario del suo partito, le valutazioni del caso. «Profonda e autentica gioia per l’esito giudiziario che ha coinvolto il nostro Dino Latini - le parole di Saccone -. Le sentenze non si commentano ma si rispettano. Sempre. Ma la gioia per un esito favorevole ci è consentito di esprimerlo a nome di tutta la comunità dell’Udc marchigiano e nazionale».
Il senatore Guido Castelli da prescritto ad assolto
«Il mio reato era prescritto, ma ho insistito perché fosse chiara ed evidente la mia totale estraneità». Ed ora è stato assolto con formula piena. Il senatore FdI e commissario straordinario alla Ricostruzione post sisma ha voluto chiarire del tutto la sua posizione in merito al processo Spese facili che ha tenuto in scacco 38 ex consiglieri regionali da un decennio. «Non ero preoccupato, ero sicuro del mio operato - prosegue - ma mi faceva piacere che emergesse la mia estraneità ai fatti contestati, così che non ci fosse nessun neo nel mio operato». E così è stato.
Le posizioni
Per l’ex assessore dell’era Ceriscioli e oggi segretario del Pd di Macerata Angelo Sciapichetti «questa sentenza ha restituito piena dignità a un’intera classe politica. È stata una grande liberazione, 10 anni di sofferenze sono stati finalmente ripagati. Possiamo dire che quella classe dirigente era onesta». Parole a cui fanno eco quelle di Adriano Cardogna: «Da parte nostra c’è sempre stata la certezza di aver operato nella maniera più giusta, coerentemente con le regole del Consiglio regionale».
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