Marche e Umbria unite per il raddoppio della Orte-Falconara: «Serve un commissario». Lettera al ministro De Micheli

Marche e Umbria unite per la Orte-Falconara: «Serve un commissario». Lettera al ministro De Micheli
Marche e Umbria unite per la Orte-Falconara: «Serve un commissario». Lettera al ministro De Micheli
di Martina Marinangeli
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Sabato 1 Agosto 2020, 06:35

ANCONA - Il raddoppio della Orte-Falconara ha fatto incontrare sullo stesso binario due governatori di partiti diametralmente opposti ma che condividono lo stesso sogno: raggiungere Roma come mai accaduto negli ultimi 30 anni. Miracolo della politica, se ieri governatori di Marche ed Umbria, Luca Ceriscioli (Pd) e Donatella Tesei (Lega), hanno inviato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, una lettera per fare pressing sul completamento dell’agognato raddoppio. Con un unico punto: serve un commissario straordinario, come previsto per la tratta Roma-Pescara. Una partita fondamentale per entrambe le Regioni, tanto da far superare ogni divergenza: il collegamento con la Capitale su binari degni del terzo millennio viene prima di tutto.



 

La missiva 
«Il contratto di programma Mit-Rfi 2017-2021 (aggiornamento 2018-2019) prevede per i territori di Marche ed Umbria la realizzazione dei seguenti interventi – prosegue la comunicazione, aggiornando la road map –: il raddoppio della tratta Terni-Spoleto (totale finanziamento: 572milioni di euro previsto per il 2020), il raddoppio PM 228-Albacina (totale finanziamento: 80milioni di euro, previsto per il 2021), il raddoppio della tratta Foligno-Fabriano per complessivi 1,9 milioni ed il raddoppio della tratta PM 228-Castelplanio per 573 milioni». Questi ultimi due tasselli sarebbero previsti nei fabbisogni finanziari 2022-2026. 


La proposta
Finito il quadro di ricognizione, i due presidenti entrano nel merito della richiesta di un commissario per accelerare l’iter, ricordando che il raddoppio della linea Orte-Falconara è stato inserito tra gli interventi prioritari da sottoporre a macrostudio di fattibilità presenti nel programma di rilancio “Italia Veloce”. «Abbiamo appreso che la linea ferroviaria Roma-Pescara è stata inserita nel Decreto semplificazione tra quelle opere strategiche che saranno affidate ai Commissari straordinari - puntualizzano -: considerata la strategicità della linea Orte-Falconara per tutte le regioni attraversate, chiediamo analogamente che anche ad essa venga assegnato il carattere di priorità e riconosciuta la condizione per essere affidata a Commissari straordinari». Se da sole, in 30 anni, non sono riuscite a farsi ascoltare da governi di ogni colore politico, le due piccole regioni del centro Italia ci provano in tandem a battere i pugni sui tavoli romani, sperando che questa sia la volta buona, anche alla luce dei 209 miliardi che arriveranno con il Recovery Fund (alle Marche dovrebbero spettare quasi 6 miliardi come quota parte, ma il condizionale è d’obbligo) e che verranno spesi anche per migliorare il vetusto scheletro infrastrutturale del Paese. 


I cantieri
Le condizioni, dunque, ci sarebbero per migliorare un collegamento con la Capitale che ricorda tanto le diligenze di lontana memoria. Anche perché al completamento del raddoppio della Orte-Falconara mancano davvero solo i soldi, dal momento che i progetti sono stati approvati nei primi anni 2000, benché necessiteranno di qualche ammodernamento. Dal 10 giugno del 2018 è attivo il raddoppio tra Castelplanio e Montecarotto, mentre sono tuttora in corso i lavori per raddoppio della tratta tra Spoleto e Campello, da portare a casa entro il 2022. Due importanti tasselli per il potenziamento della Orte-Falconara, che però si infrangono contro lo stand by che hanno subito per lungo tempo i progetti di raddoppio sulla Terni-Spoleto e sulla Foligno-Fabriano, approvati dal Cipe rispettivamente nel 2005 e nel 2006, ma per i quali è sempre mancato all’appello il finanziamento da parte del ministero delle Infrastrutture. Ora lo scenario è cambiato, e negli ultimi mesi si è lavorato anche ad un protocollo d’intesa tra Marche, Umbria, Mit e Rfi per accelerare il cronoprogramma.

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