Francesca, soprano e assessore alla Cultura a Loreto: «Sono una solista ma senza orchestra non si suona nulla»

Francesca Carli, soprano e assessore alla Cultura del Comune di Loreto
Francesca Carli, soprano e assessore alla Cultura del Comune di Loreto
di Edoardo Danieli
4 Minuti di Lettura
Domenica 29 Agosto 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 09:07

LORETO - Francesca Carli, assessore alla Cultura del Comune di Loreto, parliamo di estate e vacanze?
«Estate, vacanze? Davvero non sono la mia materia. Prima per la mia attività di artista, ora per l’impegno come amministratore a Loreto, io lavoro quando gli altri fanno festa».


Nemmeno un momento di svago?
«Ci provo, mi piace andare al mare a fare un bel tuffo in acqua, amo il caldo. Mi piace fare una passeggiata nella natura, ma mi creda, il tempo è davvero poco». 


Estate senza tempo liberato, quindi?
«Dipende, non credo che sia così. Il mio lavoro è la mia passione, difficile riuscire a staccarsi quindi. Forse è un metodo che deriva dal mio stile di vita e dal mio lavoro».


La sua vita d’artista è così senza pause?
«Il canto, sa, è un continuo esercizio, difficilmente si va in vacanza dalla propria voce. Come per lo sportivo, anche nel periodo in cui magari l’attività agonistica è minore, l’impegno e l’attenzione per sé non vengono meno».


Un hobby, avrà un hobby?
«Amo la pittura, mi piace dipingere. Una passione che è nata alle scuole elementari, che ho fatto qui a Loreto in un istituto di suore. D’estate la scuola non finiva e proseguiva con attività parallele, io ho scelto la pittura, un’arte meravigliosa».


Che continua a praticare?
«Dipingo bassorilievi, la pittura mi rilassa, ma purtroppo non mi rimane molto tempo per praticarla».


Che cosa insegna l’arte?
«A prendere come riferimento della propria vita il bello, quello che è stato e quello che dobbiamo fare».


E in questa estate c’è del bello in quello che sta facendo?
«Penso proprio di sì, è un’estate bellissima, difficile, anzi difficilissima, ma sicuramente bella. Diciamo intanto che è diversa da tutte quelle che ho trascorso, cantando, sui palchi in tutto il mondo. Io questa stagione la vedo per la prima volta da dietro il palco e quello che vedo mi entusiasma: la comunità si è ritrovata».


Non sta esagerando nella valutazione?
«Ricordo, l’anno scorso, la piazza totalmente deserta, adesso è davvero viva e penso anche grazie all’attività che abbiamo mosso.

Loreto in un anno ha perso 1,4 milioni di entrate derivanti dal turismo a causa del Covid, eppure quest’anno presenta un cartellone con 23 eventi. E stiamo preparando le feste di settembre che saranno un altro momento importante per ritrovarsi».


Quindi il messaggio non è rivolto solo all’accoglienza di chi viene da fuori, ma anche alla valorizzazione di chi vive a Loreto.
«Certo, soprattutto ai giovani, altrimenti se ne vanno in luoghi che non hanno cose in più da invidiare a Loreto. Il lavoro da fare è mettere in campo un’offerta credibile per far ritrovare le energie vive di Loreto a Loreto».


E come sta facendo questo lavoro?
«Il mio primo obiettivo è di far alzare lo sguardo e aprire l’orizzonte. Credo che anche questa sia una caratteristica che ho appreso nella mia attività di cantante e che sto portando nell’azione amministrativa grazie alla squadra di persone che lavora con me in Comune. Ho voluto fare una ripartenza forte, mettendo a disposizione le mie esperienze acquisite, dedicando tutta la mia giornata a questa attività».


Quali esperienze di artista sono utili per fare l’assessore?
«Sono una solista ma so che senza orchestra non posso fare niente. La vera forza è l’apertura mentale, io vengo da un’esperienza poliedrica che ti mette a confronto con tante realtà, con altri modi di pensare. L’obiettivo è fare il bene di Loreto facendo trovare alle persone un punto di incontro e di socializzazione».


Controluce, in questa definizione, si legge la sua origine, il mondo dello spettacolo.
«Lo abbiamo vissuto e lo stiamo ancora vivendo. Per un’artista non fare arte è veramente distruttivo, toglie la vita. Io sto ritrovando in questa nuova attività la possibilità di stare a contatto con le persone».


Quanto le è mancato il contatto con il pubblico in questo periodo di chiusura?
«Tanto, Il mondo dello spettacolo sta soffrendo, ma proprio psicologicamente l’artista soffre, per la mancanza di condivisione delle emozioni che, nella musica come nello sport è fondamentale. Dobbiamo tornare a vivere queste emozioni, Loreto c’è».

© RIPRODUZIONE RISERVATA