Fondi Ue ai box di partenza per le Marche, la nuova programmazione ha già impegnato 84 milioni. Entro l’anno vanno rendicontate le spese

In Consiglio regionale il report sullo stato di attuazione delle politiche europee

Fondi Ue ai box di partenza per le Marche, la nuova programmazione ha già impegnato 84 milioni. Entro l’anno vanno rendicontate le spese
Fondi Ue ai box di partenza per le Marche, la nuova programmazione ha già impegnato 84 milioni. Entro l’anno vanno rendicontate le spese
di Martina Marinangeli
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Martedì 5 Dicembre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 12:03
ANCONA Una programmazione da chiudere entro l’anno e una appena avviata. L’incrocio dei fondi europei, tra la partita 2014/2020 su cui stanno per scorrere i titoli di coda, e quella 2021/2027 che ha iniziato ora a muovere i suoi primi passi, fa piovere sulle Marche una mole di risorse non indifferente. Riuscire a farle fruttare, però, è tutto un altro discorso. E solo questo può garantire il riscatto di un territorio scivolato tra le regioni in transizione. 


In aula


Per capire a che punto siamo, oggi in Consiglio regionale verrà presentato il Rapporto sullo stato di attuazione delle politiche comunitarie. Appuntamento annuale che porta in aula una sorta di rendiconto sui vari canali di finanziamento, con relazione di maggioranza affidata al consigliere di FdI Andrea Putzu - membro del Comitato delle regioni a Bruxelles - e quella di minoranza alla dem Manuela Bora, che da assessora della giunta Ceriscioli si è occupata proprio dei fondi europei. Partiamo dalla programmazione 2014/2020, che con il meccanismo N+3 deve chiudersi proprio a fine 2023. La parte più corposa, come sempre accade, è quella del Fesr, ossia il Fondo europeo di sviluppo regionale, quello chiamato a compensare i divari tra i territori. 


A fronte di una dotazione totale del programma pari a 580 milioni di euro, la spesa certificata al 31 agosto 2023 ammontava a 349,9 milioni, i pagamenti ai beneficiari sono arrivati a 349,8 milioni di euro e i finanziamenti concessi a 561,2 milioni.

La giunta confida dunque di riuscire a chiudere la partita nei tempi previsti. Quanto alla programmazione 2021/2027 agli esordi, su una dotazione di 565,22 milioni di euro - al netto delle risorse assegnate agli interventi di Assistenza tecnica - a settembre 2023 è stato attivato il 27% delle risorse disponibili, pari a 109,2 milioni di euro, e sono stati concessi 41,2 milioni di euro. 


L’aiuto


Per la gestione della partita dei fondi europei - su cui le Marche non hanno sempre brillato, per usare un eufemismo - è stata incaricata la Svem, partecipata della Regione, che avrà il compito di monitorare il corretto andamento dell’iter, dall’erogazione alla messa a terra dei fondi. Non solo per quanto riguarda il Fesr, ma anche per gli altri macro gruppi di finanziamento, come il fondo Fse plus, che per quanto riguarda la programmazione 2021/2027 può contare su una dotazione da 296 milioni di euro, di cui 43,6 milioni ad oggi impegnati. Vietato sbagliare.

 

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