Elezioni politiche nelle Marche: FdI incontenibile, Lega in picchiata e flop dem. L'esecutivo di Acquaroli supera l'esame: tre assessori a Roma

Elezioni politiche nelle Marche: FdI incontenibile, Lega in picchiata e flop dem. L'esecutivo di Acquaroli supera l'esame: tre assessori a Roma
Elezioni politiche nelle Marche: FdI incontenibile, Lega in picchiata e flop dem. L'esecutivo di Acquaroli supera l'esame: tre assessori a Roma
di Lolita Falconi
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Martedì 27 Settembre 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 16:52

La vittoria del centrodestra nelle Marche è netta e indiscutibile. Dalle Politiche 2022 esce un risultato monstre: cappotto nei collegi uninominali di Camera e Senato, quattro eletti su nove posti in palio nei plurinominali. Una sentenza senza appello per tutti gli altri. Il fortino un tempo rosso, poi diventato giallo pentastellato, consolida la virata a destra iniziata con le Regionali 2020 e dà forza al governo Acquaroli che supera a pieni voti il passaggio elettorale di midterm.

  Non solo: le Marche in qualche modo hanno anticipato la tendenza nazionale confermandosi una sorta di laboratorio politico promosso dalla stessa Giorgia Meloni che aveva, non a caso, aperto la sua campagna elettorale trionfante sul palco di piazza Roma ad Ancona.


I partiti


Straripante Fratelli d’Italia che nelle Marche sfiora il 30%, oltre sei volte tanto quel 4,86% preso nel 2018, migliora di più di tre punti la già brillantissima performance nazionale di ieri e prende il quadruplo della Lega.

Crolla quindi nei consensi il Carroccio (7,92% contro il 17,28% del 2018, un flop di portata inaspettata), scende Forza Italia (6,79% contro 9,92%). Promossi tutti e tre gli assessori regionali candidati: Latini, Castelli e Carloni si trasferiscono a Roma e per il governatore si apre il rebus rimpasto di giunta. Ciccioli, Tisi e Antonini saranno le new entries o la Lega dovrà fare largo a Lucentini (unico rimasto a terra nel centrodestra)? Bisognerà capire se i nuovi equilibri tra i partiti di centrodestra usciti dalle urne cambieranno qualcosa nei rapporti di forza all’interno dell’esecutivo regionale. Difficile, però ridimensionare la Lega in giunta, specie se Acquaroli vorrà garantirsi la navigazione tranquilla nei prossimi tre anni.


Il centrosinistra 


Sull’altro fronte, il Pd non dà segni di ripresa, inchiodato al 20,37%, leggermente meglio della percentuale nazionale ma lontano dai numeri che garantiscono la serenità in vista delle prossime scadenze elettorali amministrative. La pattuglia degli eletti resta un terzetto come nel 2018: stavolta la spuntano la maceratese Irene Manzi, l’ascolano Augusto Curti e il commissario regionale Alberto Losacco, brindisino. Praticamente due soli marchigiani di centrosinistra a Roma, una debacle per una regione abituata a ben altre colorazioni politiche. Per la prima volta nella storia la roccaforte del Pd - Pesaro - non avrà parlamentari di centrosinistra. Zero. Anche su questo aspetto si aprirà di sicuro una resa dei conti senza esclusione di colpi. «Sulla catastrofe del Pd e del centrosinistra ne parleremo diffusamente», ha postato ieri Alessia Morani, preannunciando l’analisi politica che si aprirà anche nelle Marche. Il Movimento 5 Stelle crolla rispetto al 2018, l’anno del boom, fermandosi al 13,59%, ma riesce almeno a portare a Roma due parlamentari (Fede e Cataldi). Il polo Azione-Italia Viva galleggia sul 7%, né più né meno del resto d’Italia. Un’ultima annotazione: al di là di tutte le analisi in politichese, va sottolineato che in regione il primo vero partito uscito dalle Politiche è quello degli astenuti: il 31,61% dei marchigiani non si è recato alle urne. Il peggior risultato di sempre per le elezioni del Parlamento. Chi si candiderà alle prossime tornate elettorali dovrà necessariamente ripartire da qui: da chi non è andato a votare perché sfiduciato, disilluso, demoralizzato dalla politica. C’è tempo? No. La prima chiamata è dietro l’angolo, in primavera. Si vota per il comune di Ancona. E lì si giocano molto tutti: il centrosinistra a caccia di una rimonta, il centrodestra che punta su un altro storico ribaltone.
 

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