D'Orsogna irrompe deciso: «Danni da Aeroitalia ma presto voli privati come Londra e Milano»

D'Orsogna irrompe deciso: «Danni da Aeroitalia ma presto voli privati come Londra e Milano»
D'Orsogna irrompe deciso: «Danni da Aeroitalia ma presto voli privati come Londra e Milano»
di Martina Marinangeli
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Venerdì 5 Gennaio 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 15:30

Alexander D’Orsogna, amministratore delegato di Ancona International Airport: la querelle tra Aeroitalia e Atim ha un effetto domino soprattutto sul Sanzio. Che idea si è fatto?
«Aeroitalia ha vinto un bando per la continuità territoriale: trattandosi di un servizio pubblico, le rotte per Roma, Milano e Napoli devono essere operate anche con zero passeggeri. È come l’autobus che passa sotto casa. Poi per cause di forza maggiore, come il meteo avverso, i voli possono essere cancellati».

 
Il bando prevede un margine di cancellazioni pari al 2%: non è stato superato da Aeroitalia?
«Nel mese di dicembre abbiamo assistito a cancellazioni che hanno superato la soglia del 2%. Ci sono stati disagi e noi siamo parte lesa, ci sentiamo danneggiati rispetto alla situazione di obiettiva defaillance a livello operativo».

Come intendete muovervi?
«Per rispetto dei soci, dei lavoratori e dei nostri clienti, ci appelliamo all’Enac affinché la convenzione venga rispettata».

Nel caso in cui, come preannunciato, Aeroitalia lasciasse il Sanzio a inizio ottobre, che tempi avrebbe Enac per emanare il nuovo bando sulla continuità territoriale?
«Dai 3 ai 6 mesi. L’Enac ha diffidato ancora una volta la compagnia. Va detto che da inizio gennaio, la regolarità c’è stata e spero che così si riesca a recuperare una certa affidabilità commerciale, ora persa. Se il servizio prosegue bene nei prossimi mesi, magari ci saranno anche i margini per continuare. Se invece la compagnia dovesse formalizzare l’uscita, si farà un altro bando».

L’ultima volta ha partecipato solo Aeroitalia: non temete che il bando vada deserto?
«Il rischio c’è sempre, ma l’ultima volta il bando era partito ad inizio 2023, anno durante il quale l’aeroporto si è trasformato. Avremo una crescita a doppia cifra a livello di passeggeri e siamo usciti dal commissariamento dell’Ue, altra svolta fondamentale. L’appeal è aumentato. Inoltre, ci tengo a sottolineare che l’aeroporto è un’azienda polifunzionale».

Ovvero?
«Andiamo oltre il traffico turistico, con un ventaglio di attività variegato.

A partire da quella aerospaziale, grazie al protocollo con il Cnr: un polo logistico di filiera aerospaziale per garantire lo sviluppo del programma aviolancio».

Di cosa si tratta?
«Un aereo di lunga gittata basato al Sanzio che va in volo sul mare e lancia un mini razzo verso la mesosfera. Qui partono micro satelliti che possono essere usati per lo sviluppo del controllo meteorologico o per ricreare le condizioni internet orbitali».

Cos’altro?
«Stiamo sviluppando attività di manutenzione pesante degli aerei, come la riconversione da cargo a passeggeri e viceversa. E questo non lo fa nessuno in Europa, saremmo noi primi. Così sviluppiamo un quantitativo passeggeri business che garantisce traffico incoming continuativo. E questo vale anche per Amazon e la parte cargo. E ancora: lo sviluppo di dorni ed elicotteri elettrici. Grazie a tutte queste attività garantiamo sostenibilità all’azienda anche nei periodi in cui il traffico passeggeri cala».

E veniamo al punto: a proposito di traffico passeggeri, sono in arrivo nuove rotte?
«Il 2024 si apre con una grande notizia: il raddoppio dei voli Lufthansa su Monaco, che a partire da aprile collegherà le Marche alla città tedesca due volte al giorno. Sempre sulla Germania, stiamo lavorando per un volo su Francoforte. E abbiamo già lanciato il volo su Atene con Volotea. Inoltre, Aeroitalia ha voluto cancellare Barcellona (almeno fino al 29 marzo, poi vedremo per la programmazione estiva) e abbiamo già negoziazioni in corso con un’altra compagnia».

Nell’orizzonte del Sanzio erano fugacemente apparse anche le ipotesi di voli per Amsterdam e Berlino: riusciamo ad agganciarli?
«Stiamo negoziando con una grande compagnia aerea internazionale (Ryanair, ndr) per la penisola iberica e il Nord Europa. Ma c’è altro».

Qualche spoiler?
«Lavoriamo per attivare voli charter sulla Scandinavia per attrarre, soprattutto fuori dal picco stagionale, il traffico da quei mercati. Così creiamo una base che dal 2025 può permetterci di agganciare una compagnia di linea».

Un’ultima novità in arrivo?
«A dicembre abbiamo pubblicato una manifestazione di interesse per lo sviluppo dei voli privati. Un tipo di flussi a metà tra business e leisure che ha reso grandi città come Londra e Milano».

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