Superbingo dei borghi, ecco i 13 in lizza per vincere 20 milioni. Entro la metà di marzo la Regione selezionerà il piano più interessante

La Regione sceglierà il borgo che riceverà dal Ministero 20 milioni
La Regione sceglierà il borgo che riceverà dal Ministero 20 milioni
di Martina Marinangeli
4 Minuti di Lettura
Domenica 13 Febbraio 2022, 04:50

ANCONA - La gara dei borghi per agganciare il finanziamento da 20 milioni di euro e rinascere a nuova vita. Tredici Comuni marchigiani hanno presentato una manifestazione d’interesse per poter accedere alle risorse del Piano Nazionale Borghi previsto dal Pnrr. (Linea A, “Attrattività dei borghi”), ma solo uno verrà selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del ministero della Cultura che punta a dare una risposta alla sfida dello spopolamento.

 
Cosa succede adesso
Sarà la Regione a dover scegliere, tra le 13 pervenute, la proposta migliore da presentare al dicastero entro il 15 marzo.

Nei prossimi giorni, verrà nominata una commissione valutatrice che esaminerà i progetti e, una volta completata la disamina, si stabilirà quale sia il più meritevole di accedere al finanziamento da 20 milioni che spetta alle Marche. A competere per il “titolo” ci sono diversi borghi sfregiati dal sisma, da Acquasanta Terme a Pieve Torina, passando per Bolognola, San Severino, San Ginesio, Montalto, Montefortino. Ed ancora, Monte Vidon Combatte, Fermo – unico capoluogo di provincia in gara – e Cerreto d’Esi, per arrivare nel Pesarese con Mombaroccio, Terre Roveresche e Monte Grimano Terme. 


L’iter
«L’avviso pubblico – spiega il ministero – è finalizzato a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento». Il Piano nazionale dei borghi, che cuba oltre un miliardo di euro, si divide in due linee di azione: una da 420 milioni di euro per 21 borghi individuati da Regioni e Province autonome – ed è per questo segmento che i 13 Comuni hanno presentato la manifestazione d’interesse –, e 580 milioni di euro ad almeno 229 borghi selezionati tramite avviso pubblico rivolto ai Comuni. La Linea A sosterrà progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare - uno per ciascuna Regione o Provincia autonoma - per un totale di 21. Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro e sarà finalizzato al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. I progetti hanno dovuto prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademie di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, Rsa, dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali. Alla presentazione delle candidature che le Regioni faranno pervenire al ministero, seguirà una fase negoziale condotta da un Comitato tecnico istituito dal MiC al quale partecipano da un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’Anci e un rappresentante delle associazioni partecipanti al Comitato di coordinamento borghi.


L’ultima fase
Il percorso negoziale, mirato alla verifica della coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del Pnrr, si concluderà entro il mese di maggio con l’ammissione a finanziamento delle 21 proposte e l’assegnazione delle risorse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA