ANCONA Un decreto ingiuntivo esecutivo da 305mila euro nei confronti di Atim, l’Agenzia regionale per il Turismo e l’Internazionalizzazione. Ad emetterlo è il Tribunale di Roma su richiesta di Aeroitalia, la compagnia che dal Sanzio opera i voli di continuità territoriale per Roma, Milano e Napoli. Motivo del contendere: l’ormai famoso contratto da 750mila euro per i servizi di promozione e marketing siglato tra Atim e Aeroitalia lo scorso 31 luglio.
La vicenda
Contratto mai diventato operativo perché già la prima tranche da 250mila euro in scadenza il 1° ottobre non era stata pagata dall’Agenzia. «Aeroitalia non ha mai prodotto la fideiussione», la giustificazione del direttore di Atim Marco Bruschini. Ma ora la compagnia ne chiede conto e lo fa passando per le vie legali. «Solo 305mila euro? Non avevano detto che ci avrebbero chiesto 25 milioni», il commento sarcastico di Bruschini di fronte alla pec. E aggiunge: «Faremo sicuramente ricorso, abbiamo 30 giorni di tempo». La cifra di 305mila euro deriva dai 250mila di cui sopra, più l’Iva al 22%. Ora deciderà un giudice chi, nell’infinita querelle tra Aeroitalia e Atim, ha ragione. Ma intanto, tra un colpo di scena e l’altro, c’è un elemento che resta costante: il disservizio. Quasi ogni giorno, i ritardi e le cancellazioni operate da Aeroitalia sulle tratte della continuità territoriale costellano la programmazione del Sanzio, come è facile constatare dal sito di Ancona International Airport.
Due rotazioni per Milano sono state eliminate nel giro di tre giorni e, quando è andata bene, i voli sono partiti e arrivati con un ritardo tra le 4 e le 5 ore. Ma la città lombarda non è l’unica vittima dei disservizi della compagnia. Anche la rotta per Napoli ha subito più di un’alterazione all’ordinaria programmazione. Ieri è saltata la partenza alla volta del capoluogo campano e l’arrivo è stato riprogrammato per le 00,20 di oggi.
E anche mercoledì il volo Ancona-Napoli XZ 02250, che doveva partire alle 14,45 è stato annullato.
Le regole
Il meteo avverso rientra tra le cause di forza maggiore contemplate dal bando Enac - con cui Aeroitalia si è aggiudicata le rotte di continuità territoriale - per giustificare un ritardo o una cancellazione. Disservizi che però si stanno verificando con frequenza e a prescindere dalle condizioni meteo. È capitato in più di un’occasione che il volo diretto a Milano Linate finisse per atterrare a Bergamo (in ritardo). E non rappresenta più un’eccezione la scelta di accorpare i voli serali per Roma e Napoli. Insomma, dopo un dicembre da dimenticare, anche a gennaio il servizio di continuità territoriale procede a singhiozzo. È ormai nota la volontà di Aeroitalia di lasciare il Sanzio e le Marche, come più volte ribadito dall’ad Gaetano Intrieri. E ora che è partita la battaglia legale con Atim, difficilmente le cose potranno migliorare.