Spiega il professor Andrea Spaterna, presidente del parco nazionale dei Monti Sibillini: «Abbiamo pensato ormai da alcuni anni questo aspetto della pratica del bagno di foresta proprio per incrementare le modalità di fruizione all’interno del parco, sicuramente è tra le più importanti e anche la più innovativa. Si tratta di percorsi esperienziali all’interno degli straordinari e bellissimi boschi che abbiamo nel parco nazionale, con una straordinaria biodiversità. Una pratica che permette anche di acquisire dei riscontri benefici a livello psichico e a livello fisico. Infatti è ormai acclarato scientificamente che respirare durante questi percorsi all’interno dei boschi fa bene, gli alberi emettono monoterpeni che hanno dei riscontri benefici sia a livello della sfera psichica ma anche a livello organico, ad esempio a livello del sistema dell’apparato cardiovascolare.
La strategia per l'area interna
Ha aggiunto Alessandro Gentilucci vicepresidente del parco: «Nell’ambito della strategia delle aree interne rientra il Forest bathing, progetto che abbiamo deciso di porre in essere con sedici Comuni, tra cui quelli dentro e quelli fuori parco, per garantire delle opportunità a tutto un territorio. Si tratta di un corso in particolar modo rivolto alle guide turistiche che già operano in questi luoghi, ma anche alle giovani generazioni che si vogliono avvicinare alla capacità di riuscire ad attrarre quel turismo lento ed esperienziale, garantito anche attraverso attività all’aria aperta». Il corso si svolgerà a partire dal 12 maggio, i dettagli sono stati illustrati dal coordinatore Carlo Bifulco, tutte le informazioni sono sul sito www.seminariinformativi.it.
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