SERRAPETRONA La sua storia raccontata sui social aveva fatto in poco tempo il giro del web e la solidarietà per sostenere le cure e la ricerca non si è mai fermata. Dal post del primo gennaio a oggi, sono stati tanti, infatti, coloro che hanno deciso in maniera concreta di sostenere Fabrizio Gentili, il professore del liceo scientifico Galilei di Macerata costretto sulla sedia a rotelle dopo aver assunto un antibiotico per curare un’infezione alla vie urinarie.
Tante le donazioni per aiutare il 48enne di Serrapetrona, residente a Tolentino dal sisma del 2016. Così tante che a distanza di tre mesi ha scritto di nuovo sul web per raccontare l’evolversi della sua situazione.
La vicinanza
«Voglio ringraziare tutti per il sostegno sia morale che economico, tra cui l’associazione Basket Tolentino, il Sermit e gli amici della palestra Robbys.
Le cure
Per Gentili, professore stimato da tutti, vincitore di premi a livello nazionale e con un canale YouTube con cui diffondeva i suoi esperimenti nel web, tutto cambia nel luglio 2022 quando, per combattere una fastidiosa infezione alle vie urinarie, gli viene prescritto un antibiotico. Da lì in avanti un calvario che lo ha portato a finire sulla sedia a rotelle, tra dolori lancinanti, visite su visite e una soluzione al problema che non si trova. Il primo giorno del 2024 aveva però affidato la sua storia a Facebook con un post nel quale raccontava la sua tragedia. Un post che gli ha permesso di ricevere tanta vicinanza.
«Ad aprile - prosegue - avrò un consulto per l’utilizzo delle cellule staminali. Per ora i risultati sono mediocri, però sto meglio rispetto al peggioramento di gennaio e ho ricominciato, a giorni alterni, a fare qualche piccola passeggiata. È poco ma sembra di rivivere un po’. Le braccia sono il problema principale ma spero che grazie a tutti questi trattamenti nel giro di qualche mese ci sia qualche miglioramento significativo. Grazie a tutti coloro che mi sono vicino, alla mia famiglia, ai fratelli, ai genitori e ai miei amici, sto trovando la forza morale e fisica per andare avanti, per non mollare e non cadere nello sconforto».