Hotel House, nuovo amministratore. L'assessore Riccetti: «Priorità al sistema delle fogne. Resta il problema delle risorse»

Riccetti: «Hotel house? Priorità al sistema delle fogne. Resta il problema delle risorse»
Riccetti: «Hotel house? Priorità al sistema delle fogne. Resta il problema delle risorse»
di Giulia Sancricca
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Sabato 30 Settembre 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 11:46

PORTO RECANATI «Priorità al sistema fognario del condominio». Dopo la nomina, da parte del tribunale di Macerata, del nuovo amministratore di condominio dell’Hotel House, l’avvocato Enrica Fedeli, si guarda alle priorità che dovranno essere affrontate per risolvere le principali emergenze del palazzone. La prima - come sottolinea l’assessore Lorenzo Riccetti - è quella delle fogne.

 

«A poche ore dalla sua nomina - dice l’assessore - l’amministratore si è già trovato di fronte alla prima emergenza: ci sono stati nuovamente problemi alle pompe che fanno salire l’acqua e la porta della centrale elettrica dove le pompe sono insediate è aperta, con il possibile rischio di choc elettrico per chi si introducesse all’interno.

Problema per il quale l’amministratrice ha chiesto l’intervento del Comune anche in qualità di condomino (l’ente è proprietario di un locale all’interno del condominio, ndr». Allora Riccetti spiega quali sono, a suo avviso, i principali step da seguire per intervenire sulle principali problematiche del palazzone: «Il prossimo passo è quello di riunirci attorno a un tavolo e chiarire reciprocamente i ruoli di ciascuno. Credo che le difficoltà che aveva l’avvocato Soricetti non saranno diverse per il nuovo amministratore. Per ora il vantaggio è che abbiamo un interlocutore presente».

Gli interventi da fare

Si torna poi sul tema delle risorse per gli interventi da eseguire il prima possibile: «La priorità è quella di ricostituire un sistema efficiente di smaltimento delle acque reflue. Al momento infatti vengono utilizzati due diversi pompaggi e, ogni volta che uno dei due va in crisi per qualsiasi motivo, il sistema cessa di funzionare con il conseguente accumulo dell’acqua al piano interrato. In una sola mossa, il condominio resta senza acqua in entrata e con l’acqua delle fogne che non spurga». Diversi negli ultimi tempi gli interventi dei vigili del fuoco e della Protezione civile sia regionale che comunale, ma come spiega Riccetti «non si tratta più di eventi straordinari per i quali la Protezione civile è autorizzata a intervenire, visto il susseguirsi delle emergenze». L’assessore però evidenzia pure come qualsiasi amministratore si trovi in una condizione di «mancanza di denaro per poter intervenire. Noi ci stiamo muovendo per cercare di vedere se è possibile trovare una soluzione tecnica con Astea, ma è chiaro che sarebbe per il condominio una spesa di centinaia di migliaia di euro». Ma i temi da affrontare nel condominio multietnico sono molti, è per questo che «auspicavamo la nomina di un commissario straordinario. È evidente che risolvere un problema straordinario con gli strumenti ordinari è abbastanza difficile». 

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