Sfreccia nella notte con la radio a tutto volume, i carabinieri lo fermano e lui li assale: arrestato

Pioraco, sfreccia nella notte con la radio a tutto volume, i carabinieri lo fermano e lui li assale: arrestato
Pioraco, sfreccia nella notte con la radio a tutto volume, i carabinieri lo fermano e lui li assale: arrestato
di Benedetta Lombo
3 Minuti di Lettura
Venerdì 25 Giugno 2021, 15:29

PIORACO - Corre nella notte in auto per le strade di Pioraco con la musica a tutto volume, fermato dai carabinieri si barrica all’interno per un’ora poi scende e fa resistenza a tre carabinieri. È finito in manette un piorachese di 39 anni. Ieri in Tribunale il giovane ha chiesto scusa ai carabinieri, si è assunto le proprie responsabilità dicendo che la musica ad alto volume lo aiuterebbe a non pensare dopo una tragedia che lo ha colpito lo scorso anno.

Associazione per delinquere nel traffico di rifiuti: raffica di arresti tra Marche e Abruzzo. Sequestri milionari

 

Il piorachese è stato arrestato alle 5 del mattino di ieri al termine delle formalità di rito e, su disposizione del pubblico ministero di turno, Claudio Rastrelli, è stato trattenuto nella camera di sicurezza prima di essere condotto in Tribunale a Macerata per il processo per direttissima. 

Il fatto

Tutto era iniziato verso le 2 di notte quando una pattuglia di carabinieri aveva visto sfrecciare un’auto con lo stereo a tutto volume e aveva intimato l’alt.

Il giovane si era fermato e dopo l’invito dei carabinieri ad abbassare il volume dello stereo per non svegliare i residenti, era ripartito a tutta velocità. Ma la vicenda non si è conclusa lì: più tardi i militari hanno incrociato nuovamente l’auto, il 39enne stava guidando in modo spericolato e ancora con il volume della musica al massimo, a quel punto i militari lo hanno seguito e raggiunto davanti casa.

La reazione

All’ennesima esortazione ad abbassare il volume il giovane ha abbassato invece il finestrino e ha iniziato ad urlare: «Andate a lavorare, non rompete il … a me che non ho fatto niente. Io non mi muovo di qui perché non ho fatto niente, non scendo dalla macchina perché me lo dici tu. Adesso faccio una chiamata e vediamo un po’, voi siete in cinque io ne chiamo almeno venti». Sul posto è intervenuta anche una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile di Camerino e dopo circa un’ora di confronto per riportare la situazione alla normalità, il 39enne ha aperto violentemente lo sportello dell’auto opponendosi ai militari. 

L’udienza

Ieri mattina è stato portato in Tribunale. Il giudice Barbara Cortegiano ha convalidato l’arresto, il 39enne ha chiesto scusa, poi tramite l’avvocato Sabrina Carnevali ha patteggiato con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo quattro mesi; la pena è stata sospesa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA