Operaio morto in cantiere
Dieci rinvii a giudizio

Operaio morto in cantiere Dieci rinvii a giudizio
2 Minuti di Lettura
Martedì 3 Dicembre 2013, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 16:12
MACERATA - Dieci rinvii a giudizio per l'incidente mortale avvenuto due anni fa nella galleria Varano della nuova superstrada Val di Chienti.

L'incidente avvenne il 15 aprile 2011 nel cantiere Quadrilatero Whisky 1 all'interno della canna ovest della galleria Varano dove due operai della ditta Pozzi e Martinenghi srl di Udine (nel frattempo fallita) Costantin Caprus, romeno di 29 anni e Jonibek Teshayev, uzbeko di 29 anni, stavano effettuando lavori di impermeabilizzazione. A un certo punto, però, erano le 13.30, il cestello su cui i due operai stavano lavorando si sganciò dal braccio del mezzo di sollevamento. Caprus morì sul colpo mentre il collega riportò fratture con una prognosi di 95 giorni. A giudizio a vario titolo per omicidio colposo, lesioni aggravate e la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro le ditte Strabag ag (ditta che opera a livello internazionale) e la Pozzi e Martinenghi srl, e poi Cesare Avignone, di 59 anni di Roma, dirigente della Strabag in qualità di datore di lavoro; Donato e Massimo Pozzi, di 76 e 51 anni di Udine, rispettivamente presidente del Cda e consigliere delegato della Pozzi e Martinenghi; Silvio Cherubini, di 65 anni di Roma, direttore del cantiere di Serravalle; Roberto Manna, di 52 anni di Fano, preposto al cantiere; Marco Orsetti, di 47 anni di Milano, capo cantiere; Fabrizio Ottaviani, 52 anni di Cagli, capo imbocco e Mauro Cattaneo, di 58 anni, di Milano, conducente del mezzo. Secondo l'accusa i due operai stavano lavorando a un'altezza di 8,2 metri su una piattaforma che non era stata montata correttamente. Sia a Caprus sia a Teshayev non sarebbe stata consegnata l'imbracatura o la cintura di sicurezza. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Massimiliano Fraticelli di Macerata e Corrado Zucconi di Camerino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA