Traforo della Guinza, completata la bonifica. Prossimo step l’allestimento del cantiere ma dai sindaci umbri arrivano incertezze

Traforo della Guinza, completata la bonifica
Traforo della Guinza, completata la bonifica
di Véronique Angeletti
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Venerdì 12 Aprile 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 18:45

MERCATELLO Procedono spediti i lavori intorno al traforo della Guinza. Almeno sul tratto marchigiano della Fano-Grosseto. A due mesi della consegna dei lavori per l’adeguamento del tratto che, dal traforo a Mercatello Ovest sbuca a San Giustino, da parte di Anas si vedono all’opera gli uomini del Consorzio Stabile Europeo Costruttori. «Per il momento – interviene Luca Bernardini, il vicesindaco di Mercatello sul Metauro - la ditta non lavora sul tracciato ma sta eseguendo propedeutici al cantiere. Già meno di due settimane dalla consegna sono iniziati tutti i lavori preparatori e di allestimento.  Di fatto, si è già quasi del tutto completata la ricerca di ordigni bellici, bonifica prevista per legge prima ancora di fare qualsiasi movimento terra». Quanto alle aspettative del Comune? «Il quarto lotto, il passante di Mercatello stanno lavorando al finanziamento ed è già passato al Cipe e messo nel contratto di programma. Siamo costantemente in contatto con l’assessore regionale Francesco Baldelli che ringrazio per il supporto dato alla nostra comunità e possiamo confermare - conclude - che è quasi sicura che la nostra richiesta diventi realtà». A servizio del cantiere, dalla relazione della ditta risulta che è stato realizzato il campo base (mensa, dormitorio, uffici per circa 60 operai e tecnici), il monitoraggio ambientale ante operam, quello archeologico, e tutta l’attività amministrative per la redazione dei piani di controllo della qualità e per il piano di gestione ambientale. Ma se tutto fila liscio lato Marche, dall’altra parte della galleria, qualche problema c’è.

Il tracciato sponsorizzato da Anas non piace ai sindaci di Città di Castello, Citerna e San Giustino e quello scelto dai tre sindaci, nonostante fosse nella rosa delle proposte firmate da Anas, non convince il commissario. «Tutte e tre giudichiamo positivi i lavori – ribadisce il sindaco sangiustinese Paolo Fratini – ma purtroppo nessuno dei punti interrogativi sul futuro assetto della viabilità sono stati chiariti».

L'impasse

Un eufemismo per raccontare un’impasse. «Il problema vero è che la nostra soluzione occupa sì una parte di territorio considerato alluvionale e impone una strada maggiormente sopraelevata ma che abbiamo scelto interpretando il sentore positivo dei cittadini e va a favore delle attività economiche passando vicino alle zone artigianali ed industriali. Mentre il commissario Anas si sta orientando su un’ipotesi che, al dunque, potrebbe ricevere il parere negativo della soprintendenza troppo vicino all’area archeologica di Colle Plinio, la grande villa di Plinio il Giovane». Impasse che per l’assessore regionale alle infrastrutture umbro Melasecche «dalle indagini archeologiche svolte dall’Anas non esisterebbe». Comunque, il completamento di tutta la Fano-Grosseto è stato inserito lo scorso 21 marzo nel nuovo Contratto di Programma Ministero delle Infrastrutture - Anas approvato dal Cipess. Inoltre, nell’appalto della Guinza sono previsti fondi per piccole sistemazioni della strada in uscita lato Umbria laddove i lavori del lotto 1 ossia dall’uscita della Galleria alla E45 non fossero già iniziati.

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